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SULMONA – Divieto di avvicinamento e allontanamento dalla casa familiare ma senza più braccialetto elettronico. Ad allentare la misura cautelare per un 48enne di Sulmona, accusato di maltrattamenti in famiglia, è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, all’esito dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto nei giorni scorsi. Il giudice ci ripensa anche se conferma le misure cautelari. L’uomo, difeso dall’avvocato, Stefano Michelangelo, ha risposto alle domande del magistrato, spiegando che i contestati maltrattamenti altro non erano che meri litigi. Inoltre, secondo la difesa, non ci sarebbe stata l’abitualità e la sistematicità della condotta maltrattante. Il gip ha quindi confermato le misure dell’allontanamento da casa e del conseguente divieto di avvicinamento alla persona offesa ma ha revocato l’applicazione del braccialetto elettronico. Il 48enne non sarà quindi monitorato. L’uomo è accusato di aver maltrattato per sette anni la sua ex. Secondo l’accusa, dal 2017 ad oggi, avrebbe posto in essere condotte prevaricatrici nei confronti della donna, costringendola perfino ad accompagnarlo sulla costa abruzzese, in una circostanza, per l’acquisto di sostanza stupefacente. La vittima dei maltrattamenti, che non ha fatto denuncia, si era recata alla polizia con alcuni lividi in volto. Nessun referto è stato rilasciato dall’ospedale ma le indagini avevano comunque consentito di attivare il codice rosso che ha portato polizia e procura a chiedere ed ottenere la misura cautelare dal giudice. Ora alleggerita

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