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SULMONA – La Procura della Repubblica di Sulmona allarga l’inchiesta per l’omicidio stradale di Alessio Esposito, il 26 enne di Pratola Peligna che ha perso la vita lo scorso 19 aprile a Raiano, sulla strada provinciale 11, e conferma le accuse per l’83 enne di Pratola Peligna, finito sul registro degli indagati per il tragico sinistro. L’anziano è stato raggiunto dall’avviso di chiusura delle indagini preliminari, il che vuol dire che il Pm ha confermato il capo d’imputazione a suo carico. L’indagato ha venti giorni di tempo per presentare le memorie difensive e chiedere di essere interrogato a norma di legge, prima delle richieste della Procura, ovvero di archiviazione al Gip o del più probabile rinvio a giudizio al Gup. Sulla tragica vicenda il magistrato aveva ordinato una doppia perizia. Quella cinematica, svolta dall’ingegnere, Marco Colagrossi, ha accertato che, fermo restando il superamento dei limiti di velocità della moto, l’automobilista indagato ha svolto “una manovra d’immissione non perfettamente effettuata ed in particolare non conforme a quanto disposto dal codice della strada, per aver creato il pericolo che poi ha portato al sinistro e per aver effettuato la manovra dal centro dell’intersezione anticipandola leggermente, come dimostra la posizione statica finale del veicolo”. Inoltre è stato ricostruito che la manovra d’immissione dell’autovettura effettuata in continuo “è iniziata meno di un secondo dall’urto e quindi non ha lasciato alcuna possibilità ad Esposito di evitare l’impatto”. Il nesso di casualità tra l’incidente e il decesso è emerso dall’autopsia svolta dall’anatomopatologo, Ildo Polidoro, secondo il quale “il sinistro deve essere considerato causa unica ed esclusiva della morte della persona offesa”. Negativi gli esami tossicologici. Dal canto suo l’anziano si era difeso, spiegando di non aver avuto la possibilità di calcolare gli spazi per essersi visto piombare la moto sull’arteria stradale. Per questo gli investigatori avrebbero svolto anche verifiche ed accertamenti sulle modalità di rinnovo della patente di guida all’automobilista 83 enne, viste alcune problematiche legate all’età. Un particolare che ha permesso di ampliare il raggio delle indagini che ora, almeno a carico dell’anziano, possono considerarsi chiuse. Resta il dolore per il calciatore parrucchiere di 26 anni, la cui morte ha messo tutti in ginocchio.

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