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SULMONA – “Sono a servizio delle istituzioni e non mi devo servire delle istituzioni. La crisi sul piano numerico è certificata. È mio compito, tramite un mandato esplorativo, verificare se esistono le condizioni per evitare l’ennesimo commissariamento alla città. Se il Consiglio ritiene che questa amministrazione debba andare a casa lo dica apertamente nella sede istituzionale”. È un passaggio dell’intervento del sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, all’indomani del passaggio in opposizione della consigliera comunale, Teresa Nannarone, che ha sancito lo scioglimento della coalizione Liberamente Sulmona. Non si dimette il sindaco ma porterà in Consiglio comunale la crisi e anzi va all’attacco dei suoi detrattori. Le consultazioni con i gruppi consiliari saranno avviate sin da subito ed entro i primi di ottobre si andrà in consiglio. Non azzererà la Giunta che è espressione della coalizione uscita dalle urne, nonostante la certificata crisi politica. “Farlo significherebbe suicidarsi politicamente”- rincara Di Piero. Lavoro, trasparenza e da ultimo, il caso mense, con il bando annullato dopo la candidatura unica del socio di studio del capogruppo cittadino del Pd, i temi di scontro. A pesare anche la mancata costituzione di parte civile, da parte del Comune, nel processo per inquinamento ambientale nei confronti del Cogesa. “Ho sempre operato nella trasparenza e nella correttezza amministrativa”, ha rivendicato Di Piero.

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