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SULMONA – La procura della repubblica di Sulmona ha chiuso le indagini preliminari per 11 dei 19 poliziotti della stradale di Pratola Peligna, coinvolti nella maxi inchiesta. Il sostituto procuratore, Stefano Iafolla, ha confermato a vario titolo le accuse per truffa e falso ai danni dello Stato, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. In tre anni d’indagini, dal 2019 al 2022, svolte tramite intercettazioni ambientali e telefoniche, gps e telecamere, i poliziotti avrebbero abbandonato il posto di lavoro per dormire in auto o intrattenersi in alcuni esercizi commerciali mentre erano in servizio. Approfittando della propria posizione tre di loro avrebbero rubato beni di tenue entità patrimoniale in una stazione di servizio. Altri avrebbero inoltre utilizzato auto di servizio per fini privati e, sempre secondo l’accusa, avrebbero omesso di svolgere rilievi in un sinistro stradale e di prestare soccorso ad un veicolo in panne. La procura dovrà ora formulare le richieste al giudice per le udienze preliminari mentre gli undici sono pronti a dare battaglia poiché già in fase cautelare erano stati sospesi (eccetto uno di loro collocato a riposo) e poi riammessi in servizio dal tribunale del Riesame dell’Aquila per la genericità delle accuse e la tardività delle esigenze cautelari. Per dieci era stato chiesto anche il trasferimento per incompatibilità ambientale ma il filone non ha avuto seguito. Per le altre otto posizioni si procede a parte.

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