SULMONA – Cinque agenti penitenziaria sono finiti in ospedale a seguito di un’aggressione perpetrata questa mattina nel carcere di massima sicurezza a Sulmona. L’ennesimo episodio di violenza riaccende i riflettori su una struttura da tempo attenzionata dalla politica, ma ancora bisognosa di un implemento dell’organico. Da quanto si è appreso un detenuto sarebbe stato sorpreso con tre telefoni cellulari in dotazione, all’atto del controllo. Avrebbe quindi dato in escandescenza, sfogando la sua furia contro quattro agenti penitenziari operanti più un’altra unità intervenuta in ausilio dei colleghi. Fortuna che i poliziotti avrebbero riportato solo escoriazioni e lievi traumi. Uno di loro avrebbe perso i sensi dopo essere stato raggiunto da un pugno in pieno volto. Tutti e cinque si sono fatti refertare nel locale pronto soccorso. Tra gli agenti c’è chi è stato aggredito per la seconda volta nel giro di un anno. Una vicenda che fortunatamente si può raccontare ma che impone le giuste riflessioni in ordine alle condizioni di lavoro all’interno della struttura penitenziaria. Negli ultimi giorni una ventina di telefoni cellulari sarebbero stati sequestrati in cella e gli operatori sono esposti ogni giorno a reazione scomposte dei detenuti. Un fenomeno preoccupante, soprattutto per criminalità organizzata che potrebbe continuare ad operare da remoto.