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SULMONA – Compariranno domani alle ore 11.30 davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandro De Marco, madre e figlia di 49 e 19 anni e il giovane 26 enne di Frosinone, tratti in arresto nel pomeriggio di ieri dai Carabinieri della compagnia di Sulmona per rapina aggravata e spaccio. Le indagini dei militari vanno avanti per stabilire le singole responsabilità. Ma andiamo con ordine. Nella mattinata di ieri, tramite il numero di emergenza 112, la madre di un ragazzo minorenne ha chiesto l’intervento di una pattuglia, in quanto un giovane era entrato forzatamente all’interno della loro abitazione, e, dopo aver percosso il figlio, che era ancora a letto a dormire, si era impossessato del telefono cellulare del minore, per una fornitura di droga non pagata, ed era scappato. ilitari dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Sulmona, dopo aver appreso informazioni utili per identificare il responsabile, non conosciuto compiutamente dal minore, e, a conclusione delle ricerche protrattesi per tutta la mattinata, lo hanno rintracciato in una via di Sulmona, mentre scendeva dalla sua automobile, in compagnia della fidanzata 19enne, sotto casa di quest’ultima.
Dopo aver recuperato il telefono cellulare asportato, successivamente restituito all’avente diritto, gli operanti hanno eseguito una perquisizione presso il domicilio della ragazza, dove era presente la madre, ed hanno rinvenuto sul piano della cucina un pezzo di hashish del peso di circa 40 grammi ed un bilancino di precisione. Pertanto, al termine di tutti gli accertamenti, i militari della Stazione Carabinieri di Sulmona hanno dichiarato in arresto il 26enne per i reati di violazione di domicilio e di rapina aggravata ed associato alla casa di reclusione di Sulmona, mentre le due donne sono state arrestate per la detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e sottoposte agli arresti domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sulmona.
Sono, altresì, in corso le verifiche per stabilire il coinvolgimento della 19enne nella rapina e le responsabilità del 26enne per lo spaccio di stupefacenti, che ha originato la spedizione in casa del minore.

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