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SULMONA. Apriva la porta e la perseguitava ogni volta che usciva e rientrava a casa, controllando per filo e per segno tutti i suoi movimenti. Una storia che è andata avanti per più di un anno fino a quando lei, la vicina di casa, ha deciso di fare le valigie e cambiare residenza. Per un 35enne residente a Sulmona è scattato, nella giornata di ieri, il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dai luoghi frequentati dalla sua ex vicina, di cui si era probabilmente invaghito, come ipotizzato dall’accusa. A notificargli l’ordinanza del gip del tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, è stato il settore anticrimine del commissariato, che aveva curato l’attività d’indagine. La donna aveva presentato un esposto nei mesi scorsi, informando gli inquirenti delle continue persecuzioni. La denuncia ‘soft’ non aveva avuto seguito tanto che, stando a quanto ipotizzato, il 35enne avrebbe continuato a controllarla notte e giorno fino a costringerla a trovarsi un altro appartamento e quindi a modificare le abitudini di vita della vittima. I fatti sono avvenuti in una palazzina dove, oltre ad una serie di studi professionali, le uniche abitazioni private sono quelle dell’uomo e della donna che ha preferito cambiare quartiere. Dagli atti d’indagine non risultano violenze fisiche o di altro genere ma l’atteggiamento del 35enne ha spinto comunque il gip, su richiesta della procura, ad applicare una misura cautelare. I due da settimane sono lontani ma ora, anche in caso di incontro occasionale, il 35enne non potrà più avvicinare la sua ex vicina di casa.

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