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CORFINIO- Al peso del Covid e della disoccupazione non aveva retto tanto da porre in essere l’estremo gesto. Per la sua famiglia, la moglie e i tre figli, è scattata in paese una gara di solidarietà con la raccolta fondi avviata dal Comune. La storia è quella del 38 enne macedone che il giorno dell’Immacolata Concenzione si è tolto la vita tra le campagne del paese. Un dramma nel dramma. Perché il Covid non è solo un’emergenza sanitaria ma anche e soprattutto sociale. Il giovane peraltro soffriva anche di problemi psichici. Ora a rimboccarsi le maniche sono i suoi familiari, adottati nel vero senso della parola dalla comunità di Corfinio, che non ha fatto mancare supporto e solidarietà. “La famiglia sta attraversando dignitosamente un incubo del quale ci sentiamo tutti parte e, davanti al quale, non abbiamo intenzione di restare inerti”- scrivono dal Comune alla rubrica “Raccontalo al Mister” spiegando che “il dolore supera i confini di Corfinio, perché tocca chiunque si trovi ad ascoltarla. Dopo essere stata colpita interamente dal Covid-19, questa famiglia ha subito un altro colpo irreparabile. Il padre è venuto a mancare tragicamente, dopo aver perso il lavoro, lasciando tre figli e una moglie in una situazione estremamente delicata. Oggi più che mai offrire un aiuto concreto ai nostri concittadini è un dovere civico, oltre che umano. Per questo stiamo organizzando una raccolta fondi, per consentire a questa famiglia di ricevere il sostegno che merita. Siamo certi che ciascuno vorrà contribuire, secondo le sue possibilità. Questo è il senso più vero del Natale: la fratellanza. L’unico vero patrimonio che ci rende famiglia, oltre ogni distanza”. E’ possibile quindi fare la propria donazione alla Banca di Credito Cooperativo di Pratola Peligna. Iban IT60 L087 4788 4900 0000 0044 656. Sono questi i gesti che toccano le corde del cuore e che fanno ancora sperare di poter vivere in un paese profondamente umano e civile.

Andrea D’Aurelio

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