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C’è chi ci sale per una vacanza fuori porta tra natura e paesaggio, ammirando le bellezze dei borghi incontaminati dal finestrino. Chi, come accaduto la scorsa estate, usa il convoglio per convolare a nozze. La Ferrovia dei Parchi si conferma una formula vincente per il turismo delle aree interne, se si pensa che il 2023 ha superato le presenze pre pandemia del 2019. Il quadro tracciato dagli operatori del settore è più che roseo. Numeri alla mano, lo scorso anno sono saliti a bordo del treno storico 36.252 passeggeri. Dai treni di Natale a quelli della neve passando per le corse estive. Stagioni da record che superano le rilevazioni del 2019 quando la Transiberiana d’Italia aveva messo a registro 31.500 passeggeri. Nell’anno del Covid, il 2020, il calo è palpabile e fisiologico, soprattutto per via delle misure di prevenzione e dei posti limitati: 7317 passeggeri. Il 2021, nonostante l’altalena delle riaperture, ha fatto registrare una prima ripresa. A bordo salirono 22.591 viaggiatori. Finisce l’emergenza e si tocca la soglia più alta di sempre. L’anno dei record è stato il 2022 che ha dato la possibilità a 37.673 passeggeri di conoscere da vicino lo storico convoglio. Numeri alti anche lo scorso anno, nonostante la leggera flessione. Il 2024 è iniziato sotto i migliori auspici. Finora, sulle prime venti corse programmate, sono saliti a bordo in 7140 con i treni della neve che andranno avanti fino a marzo. “Si tratta di un’esperienza entusiasmante e coinvolgente. Un treno da non perdere che ha superato anche le statistiche pre covid. Ciò vuol dire che la Ferrovia dei Parchi è un motore collaudato per il turismo dei piccoli centri”- commenta Mariadora Santacroce, operatrice del settore alberghiero di Sulmona, che gestisce tre strutture ricettive nella città ovidiana. Dalla Fondazione Fs Italiane ricordano intanto che, per i treni della neve, viene impiegato “l’affascinante convoglio d’epoca appositamente noleggiato e riservato all’agenzia viaggi che organizza, composto dal potente “Bombardone”, il locomotore D445 al traino di vetture centoporte risalenti alla fine degli anni ’20 del novecento con interni in legno e di un apposito carro bagagliaio per il trasporto gratuito di passeggini, bob e slittini, ciaspole, sci, bici e bagagli ingombranti”

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