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SULMONA – “Definire gravemente tardivo il comportamento di un Ente che ha adempiuto ad una risoluzione nel termine di 15 giorni fa sorridere. Definire grave il non aver ricevuto informazioni, mai richieste, fa riflettere, soprattutto ove si consideri che sarebbe bastata una telefonata per evitare l’insorgere di questa sterile polemica che sottrae tempo alla risoluzione degli interessi della collettività”. Replica così l’assessore Anna Rita Di Loreto sui tagli al sociale la quale ribadisce, nuovamente, che “la decisione presa dalla Conferenza dei Sindaci tenutasi il 25 luglio, in tema di servizi sociali, è stata eseguita il successivo 10 agosto; presso il Comune di Sulmona non è pervenuta alcuna richiesta di informazioni al riguardo. L’assessorato ai servizi sociali di Sulmona ha molte questioni di cui occuparsi e, dunque, non c’è tempo per crogiolarsi in sterili polemiche”. Ma Sbic, che aveva interrogato l’assessore sul tema, insiste sulla trasparenza e non ci sta a far passare una “domanda legittima” come una “polemica che sta a zero”. Dal gruppo consiliare chiedono audizione in commissione o un dibattito ad hoc in Consiglio. “La nostra era una domanda legittima fatta pubblicamente alla luce di quanto letto e di quanto realmente avvenuto perché a distanza di più di un mese non si avevano notizie in merito alla questione sollevata anche da altri sindaci”- intervengono da Sbic- sostenendo che “sarebbe importante dedicare un’audizione in commissione o un dibattito in aula sulla situazione da più parti segnalata. Sarebbe importante sapere se e come l’amministrazione attiva si pone di fronte alla necessità di fare squadra con gli altri comuni, di come Sulmona svolga davvero la sua funzione di coordinamento. Noi come sempre abbiamo fatto, continueremo a porci e a porre domande perché tutti i cittadini sappiano tutto e tempestivamente. E’ uno dei ruoli della minoranza in Consiglio, e le minoranze, come dice il Sindaco, vanno ascoltate”- concludono.

Andrea D’Aurelio

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