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SULMONA – Due specializzandi per due giorni alla settimana. Così la direzione generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, su impulso del Manager Roberto Testa, ha risolto il problema dei tamponi bloccati sul territorio che ha tenuto con il fiato sospeso, per oltre una settimana, almeno 50 persone. Una situazione che aveva scatenato proteste e segnalazioni tant’è che il Tribunale della sanità, per il tramite della referente della task force Catia Puglielli, aveva minacciato il ricorso alla magistratura. L’azienda quindi ha deciso di correre ai ripari incaricando due degli otto medici specializzandi reclutati nelle scorse settimane per dare manforte alla medicina sul territorio che si scontra con la patologia cronica della carenza di personale. Due medici quindi svolgeranno i tamponi due volte la settimana e le prime calendarizzazioni sono state effettuate proprio in queste ore. I cinquanta in attesa di tampone sono per lo più persone che devono entrare in case di riposo o strutture residenziali. Ma fra gli utenti in lista d’attesa c’è anche chi deve fare riabilitazione o, sintomatico negativo al primo tampone, attende il test di conferma. Dopo segnalazioni e minaccia di rivolte, l’azienda ha deciso di rimediare a una carenza che stava preoccupando e non poco gli addetti ai lavori. Come accadde per i tamponi da svolgere ai pazienti Covid in isolamento domiciliare, anche questa volta l’intervento del Tribunale della sanità e della Puglielli si è rivelato decisivo per la risoluzione di una problematica che colpiva le persone più deboli o quelle che non sanno come barcamenarsi tra la burocrazia. Anche noi di Onda Tg abbiamo cercato di fare la nostra parte per informare, dare voce a chi non ne ha e arrivare alla soluzione di una problema.

Andrea D’Aurelio

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