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Oltre 70 mila presenze in un anno per 120 mila cure in più erogate. Sono questi i numeri di “Terme Inn Popoli”, lo stabilimento termale che oggi ha aperto le porte in occasione della giornata del made in italy, istituita da Federterme. “La nostra peculiarità è la riabilitazione termale. Siamo i primi in Italia ad offrire questo servizio, per questo registriamo numeri importanti”- ha sottolineato Benigno D’Orazio, l’amministratore unico delle terme. L’effetto si è visto anche sul comparto turistico ed alberghiero, come ha fatto notare il sindaco di Popoli Terme, Dino Santoro. “Si è creato un enorme dinamismo. Solo nell’ultimo anno, tra case vacanza ed affittacamere, ci ha permesso di incrementare 80 posti letto sul territorio”- rimarca Santoro. Ma c’è di più. La filiera del turismo termale ha dato nuova linfa anche al settore immobiliare, stando ai dati diffusi dal comune. Sono circa 32 gli immobili del centro storico acquistati da canadesi, statunitensi e romani. “Ciò ci permette di raggiungere un altro obiettivo che è quello di rivitalizzare il centro storico”- aggiunge Santoro. Il legame tra il paese di Popoli e le terme ha origini antiche. Popoli è stata considerata sin dall’antichità “città delle acque” per il gran numero di sorgenti presenti sul suo territorio e per la purezza delle fonti. Il primo stabilimento termale risale tuttavia soltanto alla fine dell’Ottocento, quando la cittadina abruzzese iniziò a sfruttare le acque per fini commerciali, fino ad arrivare ad oggi dove il turismo portato dalle terme è una delle attività economiche di maggiore importanza per Popoli e per tutta l’area circostante.

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