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Il manager Testa ha ancora una volta eluso l’incontro coi sindaci della Marsica dove era stato nuovamente invitato dopo aver declinato l’invito della settimana precedente. Così ha giocato d’anticipo, e ha chiamato la stampa per illustrare lo stato dell’arte della sanità nella provincia dell’Aquila. Testa che, in conferenza, dichiara, non senza enfasi. «Circa il pronto soccorso di Avezzano, è stato consegnato il progetto esecutivo, prima e seconda validazione, prevista per ieri, già fatta… ci sono tutta una serie di step che sono stati ulteriormente contingentati… le risposte sui posti delle terapie intensive, sono di tipo modulare a seconda delle esigenze.»

Alla domanda sulle polemiche relative al nosocomio di Avezzano, Testa risponde. « Non sono abituato a fare polemiche, io sono un tecnico. L’ospedale di Avezzano è all’attenzione dell’azienda, è un ospedale su cui si è investito molto, i dati ve li ho fatti vedere, e si sta investendo ancora di più. Si sta creando una cintura attorno a quell’ospedale, una rete organizzativa che consentirà di drenare e garantire una migliore funzionalità.» e continua. «Da un lato c’è la clinica abilitata con cui abbiamo convenzionato 67 posti letto, da un lato, la struttura di Pescina che si farà carico di alcuni servizi per alleggerire il peso su Avezzano, dove c’è anche la tensostruttura; e poi l’ospedale di Tagliacozzo.  Avezzano, a regime, sta gradualmente ritornando, diciamo così, alla sua attività, alla sua funzione».

E se Il manager Testa afferma che l’ospedale di Avezzano sta tornando alla normalità, dall’altro lato c’è il sindacato Nursind che nella nota inviata alla stampa e alla Procura, descrive il pronto soccorso di Avezzano come un vero inferno, con gli operatori sanitari costretti a lavorare in condizioni organizzative e di prevenzione, prive dei più elementari livelli di sicurezza per gli ammalati, per i loro familiari e per lo stesso personale medico sanitario. Con l’aumento esponenziale dei contagi, a un certo punto, presso la zona del Pronto Soccorso dove vengono tenuti in osservazione breve i pazienti, non è stato più possibile separare, quelli risultati positivi da quelli dubbi.

Gli stessi sanitari del Pronto Soccorso sono stati costretti a decidere da soli, e quindi sono stati costretti a fare tamponi ai casi dubbi, quelli con qualche colpo di tosse secca e lieve febbricola.

Il tutto, svolto anche sulle vetture, sulle autoambulanze o nelle tende. I medici del pronto soccorso di Avezzano si sono dichiarati sgomenti e disorientati per il silenzio e il disinteresse della Direzione Generale, ma per Testa, l’Ospedale di Avezzano sta tornando gradualmente alla sua funzione.

Su questa situazione giunge l’appello accorato e di denuncia degli operatori sanitari:
“Chiediamo aiuto per risolvere la criminale situazione che si sta verificando nella UOC Medicina P.O Avezzano, trasformata attualmente in Medicina Covid per emergenza sanitaria. Tutto e iniziato tra domenica 25 ottobre e lunedì 26 ottobre, quando le prime unità del personale si sono ammalate di Covid e contestualmente i pazienti hanno cominciato a manifestare positività ai tamponi. Nel giro di sette giorni, fino a domenica primo novembre, si sono ammalati 8 infermieri ,3 OSS e 2 medici dei 3 presenti in organico. In tale situazione è stata presa la decisione di trasformare la Medicina Generale in Medicina Covid. I tamponi del personale fatti mercoledi 28 ottobre sono stati inviati a Pescara anzichè a L’Aquila e/o Teramo. I risultati sono stati comunicati parzialmente e tardivamente a personale già in quarantena per sintomi. Le condizioni igienico-sanitarie lavorative e quelle dei pazienti sono gravissime e pericolosissime per la salute. A tutt’oggi continuano i contagi, tanto che, per quanto riguarda il personale, sono rimasti 2 infermieri, 3 OSS, 1 medico. I pazienti sono 25, collocati in camere da 4 e alcuni con CPap, respirazione artificiale assistita, ma rileviamo anche che vi sono stati dei decessi nei giorni scorsi di pazienti diventati positivi in reparto. Il Reparto risulta evidentemente infettato con evidente clouster; doveva essere chiuso sanificato e poi riaperto, la decisione scriteriata e criminale di lasciarlo aperto è stata presa dai vertici ASL1 sulla pelle del personale e dei pazienti.

Tutto il personale è fortemente impaurito e angosciato per la propria salute e arrabbiato per le indecenti condizioni lavorative e per l’alienazione del diritto alla salute e cura dei pazienti ricoverati. Queste righe sono un forte grido di dolore, disperazione e richiesta di AIUTO alle istituzioni, alla stampa e a tutti quanti possono operare per ottenere un cambio di rotta urgente e una maggiore protezione per il personale e i pazienti”.

E come contentino arriva la notizia del governatore Marsilio che agli operatori sanitari impegnati nella lotta contro il covid probabilmente sarà sospeso il pedaggio autostradale:

“Ringrazio l’Amministratore delegato di Strada dei Parchi, l’ingegner Riccardo Mollo, per aver risposto positivamente, così come avvenuto in precedenza. Rimaniamo ora in attesa del nulla osta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per dare il via libera a questa importante iniziativa“, ha detto il presidente Marsilio.

 

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