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SULMONA – Secondo il comune avrebbero dovuto versare 112 mila euro alle casse comunali per il pagamento della Tosap ma il tributo, trattandosi di lavori di ricostruzione su un immobile danneggiato dal sisma, non era dovuto. Per questo la corte di giustizia tributaria di quisecondo grado ha dato ragione ad un’impresa sulmonese, condannando il comune al pagamento delle spese di lite. La vicenda fa riferimento ai lavori effettuati dalla società, dal 2016 al 2018, su un immobile di via Morrone, collocato nel centro storico della città ovidiana, danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009. La Soget, concessionaria del servizio di accertamento e riscossione della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche per il comune di Sulmona, aveva accertato e contestato all’impresa l’omesso pagamento e l’omessa denuncia dell’occupazione con ponteggio dell’area cantiere del fabbricato che aveva una superficie complessiva di 220 mq. Sono stati quindi recapitati tre avvisi di accertamento e intimazione per un totale di circa 112 mila euro, tutti impugnati davanti alla Corte di giustizia. In primo grado i giudici avevano dato ragione al Comune e alla Soget, mentre in appello la sentenza è favorevole all’impresa, assistita in giudizio dagli avvocati del foro di Sulmona, Elisabetta Bianchi e Giovanni Autiero Celidonio. “La lettura della norma”- scrivono i giudici nella sentenza- “chiarisce l’esenzione dal tributo in contestazione nonchè la sua applicabilità anche ai comuni fuori del cratere (Sulmona,ndr) in presenza di un nesso di casualità diretto tra il danno subito e l’evento sismico, comprovato da apposita perizia giurata”. Trattandosi infatti di lavori di ricostruzione per un immobile che aveva subito danni dal terremoto, classificato con esito “E”, la tassa di occupazione non era dovuta, nonostante il capoluogo peligno non era rientrato tra i comuni del cratere. Da qui la condanna per il comune e l’annullamento dei tributi

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