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SULMONA – Una domenica tutt’altro che tranquilla per il Centro Abruzzo. Anzi, per dirla tutta, è stata una “domenica bestiale”. Fra incidenti, malori nel lago, operazioni di recupero di escursionisti dispersi. Un otto settembre segnato dal sangue e dalle lacrime. Assolutamente da dimenticare. Ma andiamo con ordine. A perdere la vita lungo la statale 17 è stato un centauro di 33 anni, Antonino Avicolli originario di Isernia. E’ morto nel primo pomeriggio di ieri all’altezza di Valle Salice, sul territorio comunale di Castel Di Sangro. L’uomo viaggiava a bordo di una moto e, dalle prime informazioni, sembrerebbe che il decesso sia avvenuto subito dopo lo schianto contro il guardaril, nel momento in cui il centauro stava per imboccare una curva. La dinamica del sinistro però è ancora tutta da ricostruire. Toccherà ai Carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro far luce sul caso mentre la Procura della Repubblica di Sulmona, con molta probabilità, assegnerà nelle prossime ore l’incarico per l’esame autoptico. Tragedia anche a Scanno durante un campionato di nuoto master in acque libere che oggi prevedeva la gara di mezzofondo di 3 km. L’atleta Roberto D’Auria, 55 anni, originario di Salerno e residente a Roma sarebbe annegato sotto gli occhi attoniti delle persone presenti. Era appena arrivato al traguardo quando si sarebbe sentito male in acqua ed il corpo è andato a fondo. I soccorsi sono stati immediati e l’uomo è stato portato a riva. L’ambulanza da Scanno l’ha trasportato ad Anversa, dove nel frattempo è arrivato il mezzo del 118 da Sulmona ma quando D’Auria è giunto nel nosocomio cittadino era già senza vita. Il malore sarebbe quindi risultato fatale mentre è ancora da chiarire se il decesso è subentrato a Scanno o nel corso del tragitto verso l’ospedale peligno. Certo è che la macchina dei soccorsi si è attivata comunque rapidamente e ha fatto il possibile. La tragedia ha scosso quanti avevano deciso di trascorrere una domenica diversa a Scanno. E non finisce qui. All’alba di ieri si sono chiuse con esito positivo le ricerche di due ciclisti romani, di 18 e 19 anni, che erano usciti in mountainbike ma si erano persi nel territorio del Parco Nazionale. Le ricerche erano state avviate sabato sera, attorno alle 22, quando il gestore del camping di Villetta Barrea dove i due ragazzi stavano alloggiando, ha dato l’allarme per il loro mancato rientro. A ritrovarli in buone condizioni sono stati gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Guardie del Parco Nazionale. I due avevano passato la notte all’addiaccio.

Andrea D’Aurelio

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