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SULMONA – La beffa della Snam che autorizza la centrale, le lacrime appena asciugate delle dipendenti della coop 2001 che hanno incassato parte dello stipendio almeno per il cenone e il pranzo, la fascia del sindaco riconsegnata simbolicamente con le dimissioni annunciate su facebook, le urla della gente contro le scelte imposte dall’alto. E’ un Natale che arriva nel bel mezzo di problemi parzialmente risolti e di altri che si ripresentano più grandi del solito. Una vigilia di Natale che ha messo da parte i preparativi, la festa, gli addobbi e i regali ma ha risvegliato da dignità, la coesione di un popolo che vuole riaffermare la sua sovranità. Ma è anche il Natale di chi lavora molto e guadagna poco come nel caso dei dipendenti delle cooperative che fino a qualche giorno fa hanno lottano per pagare cibo e benzina. Il Natale delle manifestazioni da organizzare, delle lotte da pianificare e dell’assurdità di una decisione, quella della Snam, adottata contro ogni studio, parere e volontà territoriale. Ma c’è un raggio di luce in questi giorni di festa. La folla che entra in aula consiliare, ognuno con la sua idea, ma il filo rosso comune è la voglia di esserci e partecipare contro quel senso comune di indifferenza che distrugge indirettamente la comunità. La non partecipazione liberalizza in effetti anche le scelte dall’alto. Noi di Onda Tg ci fermiamo fino al 26 dicembre con le due edizioni del telegiornale ma l’aggiornamento delle notizie, almeno di quelle più rilevanti, continua sul web. Che sia un Natale di prossimità e non di indifferenza.

Andrea D’Aurelio

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