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SULMONA – In prima linea per una cultura della legalità. Contro le mafie. Il trentennale della strage di Capaci è stato celebrato con conferenze, flash mob e musica sul territorio. Nell’aula magna dell’Itis di Pratola, dedicata a Falcone e Borsellino, gli studenti del Polo Fermi hanno incontrato il Presidente dell’Ordine degli avvocati, Luca Tirabassi e il professore, Fabrizio Politi. Rispetto delle Istituzioni, dei sani principi della legalità e dell’onestà, passione professionale, ma anche amicizia. Questi i valori-simbolo del dibattito. Ma soprattutto l’amicizia, oltre l’ideologia politica, oltre le barriere divisorie dei partiti, l’amicizia come unità di intenti e di obiettivi, che unisce e supera, integrandole, le differenze, come mostra la foto che ritrae i due giudici, di Tony Gentile: un’icona della legalità, che il Polo ha scelto per l’aula magna “Falcone e Borsellino” proprio perché incarna i valori del bene comune e del rispetto delle Istituzioni e riesce a trasmetterli, di generazione in generazione, ai nostri giovani studenti. Il Polo Ovidio ha appeso lenzuola bianche ma anche lenzuola con scritte e slogan contro la mafia e la criminalità organizzata, alle finestre del Liceo Vico. I liceali hanno inoltre proposto, nella sala del cinema Pacifico, la pièce teatrale “Le memorie di tutti. Seminare semi per raccogliere germogli”, con la direzione della professoressa Annalucia Cardinali. Gli intervalli musicali sono stati curati dalla Vicovidio Music Band diretta dal maestro Maurizio Ricciotti .“Siamo qui a ricordare quel giorno e quelli che seguirono”, ha affermato la dirigente scolastica Caterina Fantauzzi, “e lo facciamo insieme ai giovani studenti con forza, con speranza e fiducia perché il sacrificio di quegli uomini e di quelle donne non sia stato invano. Conforta che il ricordo delle vittime, di tutte le vittime delle mafie, sia a vivo e potente a dispetto della criminalità e del tempo passato e che sia diventato patrimonio di tutti, anche di chi quel giorno ancora non era nato. Ricordare, quindi, non è più solo un atto passivo, ma diventa memoria viva, testimonianza di vita, modello di esempio e virtù, motore di cambiamenti”. Infine anche gli alunni della media Ovidio hanno ricordato la strage di Capaci. Dopo aver osservato un minuto di silenzio, sono stati calati/esposti dalle finestre di tutte le aule dei lenzuoli bianchi dipinti con frasi contro la mafia. Un lavoro interdisciplinare , ancora un’ occasione per spronare le coscienze a non dimenticare.

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