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SULMONA – Un anno e quattro mesi di reclusione più il pagamento delle spese processuali è la pena comminata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, a due componenti della banda del pacco, finiti entrambi alla sbarra per la truffa aggravata ai danni di un’anziana di 89 anni residente a Villalago. Il più classico dei raggiri andò in scena nel 2021 proprio nel borgo lacustre. I due banditi avevano contatto la vittima sull’utenza telefonica. Uno di questi si era spacciato per nipote, azzeccando pure il nome di battesimo, pregando la nonnina di ritirare il pacco urgente che avrebbe dovuto contenere un pc e importanti materiali. “Questione di vita o di morte” disse il malvivente al telefono. Tono di voce suadente ed ecco che riuscì a far presa sulla vittima. Recandosi nell’abitazione dell’anziana signora, i banditi riuscirono a farsi consegnare la somma di 1700 euro in contanti più monili in oro, per arrotondare cioè a duemila euro, quanto bastava alla banda per compiere il raggiro. Nel pacco, alla fine, c’era una bottiglia di acqua minerale. Scoperta la truffa, l’anziana si era rivolta ai familiari che contattarono i Carabinieri. Le indagini, tramite i riscontri incrociati con la descrizione fornita dalla vittima e l’ausilio delle telecamere installate in paese, portarono ad assicurare alla giustizia i due ladri senza cuore. Entrambi condannati.

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