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SULMONA – Chiede una colonscopia urgente e scopre che la prima data utile è maggio 2025. “Un anno e mezzo? Potrei morire”. Così una giovane della Valle Peligna ha risposto agli uffici del Cup. A denunciare il caso è Catia Puglielli, candidata regionali per Udc. “Nonostante la supplica e nonostante lei riferisca che a quella data potrebbe essere in una sala mortuaria la prenotazione non viene effettuata. Problema risolto con euro 220 per colonscopia e 50 euro per esame bioptico. Il legislatore ha previsto uno strumento per risolvere questo problema consentendo all’utente di effettuare la prestazione nei centri privati con costi a carico del sistema Nazionale sanitario. Questa è una delle soluzioni.
Chi conosce le dinamiche sa bene però che il problema è proprio la mancanza di tracciabilità dell’operazione di richiesta prenotazione e diniego da parte dell’azienda sanitaria”- scrive Puglielli che rincara: “nei tavoli istituzionali chiederò Dunque che venga cristallizzata una procedura che consenta di avere tracciabilità del diniego della ASL, procedure che riconoscano all’utente il diritto ad ottenere il pagamento da parte della ASL della prestazione privata”

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