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Lo Stabilimento Santa Croce di Canistro riprende l’imbottigliamento dell’acqua Fonte Sant’Antonio Sponga. Per la FAI CISL e per la CISL la concessione delle acque minerali deve valorizzare i dipendenti così da dimostrare l’impegno delle parti coinvolte nel rafforzare le relazioni industriali e così da saper affrontare le sfide future. In un momento importante per le transizioni in atto, come quella energetica, ecologica e digitale, bisogna attraverso le risorse a disposizione investire nei territori abruzzesi e nei settori produttivi per rispondere alle esigenze del mercato e ai bisogni delle famiglie, che hanno bisogno di un stipendio ma soprattutto di certezze e stabilità. È necessario avviare un proficuo confronto soprattutto per il vero rilancio occupazionale stabile e dare alle lavoratrici e ai lavoratori risposte concrete che attendono da tempo.

“Chiediamo una convocazione, appena terminata la fase tecnica di affidamento, afferma il segretario Generale Cisl Gianni Notaro, di un tavolo alla regione e alla società che si è aggiudicata la concessione per poter esaminare, valutare e discutere del piano industriale. Ci auguriamo che vi sia la volontà di tutti a partecipare e riavviare un confronto, nel tempo, costruttivo, per avere un quadro preciso della vicenda che riguarda la Fonte Sant’Antonio Sponga e verificare la ripresa produttiva di un investimento a vocazione territoriale. In una fase delicata, come quella che stiamo vivendo, l’acqua rappresenta una prospettiva di sviluppo e riscatto per tutto il territorio regionale abruzzese che, sta subendo una crisi economica e demografica. Le istituzioni devono responsabilmente assumere un impegno per il vero rilancio industriale della Fonte Sant’Antonio Sponga di Canistro, allontanando definitivamente il rischio che si riapra questa vertenza e perdendo un’occasione d’investimento, – ha concluso il Segretario.

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