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SULMONA – Una persona gentile e onesta, un punto di riferimento per intere generazioni che all’inizio di ogni anno scolastico o accademico facevano il rifornimento dei libri di testo, un dispensatore di consigli utili nonché un uomo sempre generoso verso chi attraversava un periodo di indigenza economica. Un’intera città piange la morte di Antonio Di Cioccio, 90 enne sulmonese, fondatore della prima libreria editrice omonima in piazza XX Settembre. In quell’angolo di cultura sono passati studenti, docenti e personalità di spicco dal 1962 al 1989. In tanti in queste ore stanno tornando indietro nel tempo, almeno con la mente, postando su facebook i ricordi più belli di quegli anni fiorenti dove la libreria casa editrice di Di Cioccio ospitava non poche manifestazioni di elevato carattere culturale, ponendosi al centro del territorio come centro di aggregazione sociale. L’editore sulmonese viene ricordato anche per aver portato alla ristampa opere e testi di Capograssi, De Nino, Bolino, solo per citarne alcuni. Recentemente è stato insignito di un riconoscimento dal Rotary Club come primo libraio della città di Sulmona e primo editore in Abruzzo. Stamane una grande folla di amici e conoscenti ha riempito la Chiesa di Santa Maria della Tomba per l’ultimo saluto. Se Sulmona si porta addosso l’etichetta di “città della cultura”, è grazie anche al compianto Di Cioccio che di cultura ne ha profusa tanta.

Andrea D’Aurelio

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