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SULMONA – Non solo l’organico di polizia penitenziaria ma anche l’area sanitaria del carcere di massima sicurezza di Sulmona risulta in affanno. Il mese di aprile segnerà la cessazione del rapporto di lavoro per quattro medici con grave nocumento in termini di carichi di lavoro vista la popolazione carceraria. Nei mesi scorsi la Asl aveva proceduto a rimpiazzare l’ex sindaco, Fabio Federico, collocato a riposo dal 1 dicembre, con un’altra unità. Tuttavia gli interventi aziendali risulterebbero insufficienti, vista la carenza di organico non proprio da sottovalutare. Nei mesi scorsi gli stessi detenuti si erano rivolti alla Asl e al Prefetto per chiedere di rimpiazzare due figure con una petizione sottoscritta da 333 reclusi del penitenziario peligno. L’area sanitaria nell’ultimo periodo più volte è stata messa a dura prova proprio a causa dei momenti di tensione. L’ultimo in ordine di tempo si è verificato la scorsa settimana quando un detenuto di alta sicurezza aveva minacciato e tentato di aggredire un medico poiché voleva recarsi in ospedale ma non era da ricovero. Per questi le forze vanno implementate alla luce delle quattro cessazioni in dirittura d’arrivo

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