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SULMONA. Il fatto non sussiste. Con questa formula il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Monica Croci, ha assolto i vertici di Strada dei Parchi per l’inchiesta sui viadotti ammalorati. Davanti al Gup sono finiti il consigliere di amministrazione della holding del Gruppo Toto, Cesare Ramadori, all’epoca dei fatti amministratore delegato di Sdp, della quale oggi è presidente, Igino Lai, responsabile di esercizio di Sdp e Gianfranco Rapposelli, amministratore delegato di Infraengineering, altra societa’ del gruppo specializzata nella progettazione. Per accertare il presunto stato d’ammaloramento dei viadotti della A25, per la costola che ricalca nel territorio di competenza, il giudice aveva disposto una perizia specifica al fine di esaminare nel dettaglio la situazione. Le ipotesi di reato iscritte nel fascicolo sono inadempimento nei contratti di pubbliche forniture – per i 16 viadotti del territorio – attentato alla sicurezza dei trasporti, più altri reati minori. La concessionaria autostradale fece notare che le manutenzioni sono state regolarmente eseguite e che il castello delle accuse è stato già smontato altrove. Il gup ha prosciolto con formula piena i tre imputati. Quella di Sulmona è la quarta procura abruzzese ad aver aperto un contenzioso con Strada dei Parchi, dopo Pescara, Teramo e L’Aquila.

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