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SULMONA – Un’interpellanza al sindaco sulla reintegra dei cinque lavoratori ex Satic concordata al tavolo istituzionale del 28 Settembre scorso è stata presentata dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Elisabetta Bianchi che denuncia come, in riferimento all’ultima riunione dei capigruppo, “il Presidente ha inteso inserire in via anticipata tra gli argomenti da portare nella discussione del Consiglio atti non licenziati dalle rispettive commissioni consiliari il cui iter non è nemmeno cominciato e pertanto improponibili per la odierna costituzione dell’ordine del giorno” e come “per la prima volta nella storia della attuale consiliatura, che i Capigruppo uscissero dalla riunione senza conoscere la data certa della seduta del Consiglio. La vicenda dell’ex detenuto continua intanto a tenere banco. Dopo la richiesta di un Consiglio comunale ad hoc, presentata dal consigliere di minoranza Antonio Di Rienzo, a chiedere risposte concrete al sindaco di Sulmona Annamaria Casini ci pensa il coordinatore di Sinistra Italiana Domenico Capaldo. Se si è a posto con la propria coscienza- premette Domanico Capaldo – si debbono dare risposte ai Cittadini per il ruolo istituzionale che si riveste, per una questione di democrazia e di trasparenza. Sono doverose. Crediamo anche che nessuno metta in dubbio il percorso di reinserimento di un ergastolano, ma di “opportunità” di affidare ruoli di responsabilità evidenti nella gestione della cosa pubblica a tali persone. Normalmente per riacquisire un pieno reinserimento, anche dal punto di vista etico, ci si dovrebbe dissociare dal passato o passare per un pentimento rispetto alle azioni commesse. Ad ora non risulta che ciò sia avvenuto, quindi i dubbi, le perplessità, anche il timore che la città sta attraversando sul caso, sono tutti legittimi, qualunque buon padre di famiglia li avrebbe e quindi non si comprende questa levata di scudi, una difesa “a prescindere” senza alcun ragionamento sul caso, sull’inciampo gravissimo, nel quale è evidente, il Sindaco, l’Assessore regionale ed altri sono incorsi”.

Andrea D’Aurelio

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