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SULMONA- Era disoccupato ma i soldi sapeva come guadagnarli, ovvero scommettendo online. In un solo anno, nel 2018, aveva infatti guadagnato oltre 13mila euro giocando da dietro al computer a poker. Somme che doveva dichiarare allo Stato ma non era a conoscenza. Per questo un 34 enne di origine venezuelana domiciliato in città, L.O.S., è stato assolto oggi dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, perché il fatto non sussiste. Stando al quadro accusatorio il giovane, dall’8 marzo 2019 al 3 marzo 2020, avrebbe indebitamente percepito la somma complessiva di 15.225, 20 euro ( 8770 per l’anno 2019 e 6445, 20 per l’anno 2020), omettendo di comunicare all’ente erogatore Inps, redditi diversi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, pari a 13.163,14 euro derivanti da conti di gioco on line. Dall’inchiesta è quindi emerso che il beneficiario del sussidio statale è titolare di diversi conti gioco utilizzati assiduamente sia per giocare che per scommettere (poker, giochi da tavolo, scommesse sportive). Le somme vinte sono state scoperte dalla Guardia di Finanza di Sulmona, analizzando proprio questi conti, senza però trovarne traccia nella dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’Isee, che ha permesso così all’incallito giocatore di incassare il reddito di cittadinanza per circa 15.000 euro. L’uomo è stato quindi segnalato alla Procura. Il suo legale, Alessandro Margiotta, è riuscito a smontare castello accusatorio. Nelle compensazioni operate dal Gioco on Line non vi era vincita ma perdita ma soprattutto è venuto meno il dolo intenzionale, nel senso che l’imputato non sapeva che quelle vincite andavano dichiarate. Da qui l’assoluzione con formula piena.

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