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SULMONA – Per quasi cinque anni dal 2009 al 2016, pur vivendo in Brasile, avrebbe mantenuto volutamente la propria residenza a Pacentro per continuare a percepire l’assegno sociale di cui era destinatario. Un reddito mensile di notevole quantità tant’è che fino al momento in cui è stato scoperto ha permesso di fruttargli un totale di circa 50 mila euro. Denaro versato dall’Inps a un uomo che non ne aveva diritto. Per M.G., anziano di 88 anni, è arrivata questa mattina la condanna a due anni di reclusione da parte del collegio giudicante del Tribunale di Sulmona, presieduto dal giudice Daniele Sodani. Il Sostituto Procuratore della Repubblica, Stefano Iafolla, aveva chiesto due anni e otto mesi di reclusione. Il reato contestato all’imputato, che si è beccato una dura condanna, è quello indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Il pensionato era finito nel mirino della Guardia di Finanza di Sulmona per l’operazione “Vivo all’estero”. Dopo oltre due anni di indagini e l’attento vaglio di circa 3.500 posizioni, le Fiamme Gialle avevano scoperto, grazie anche alla collaborazione fornita dall’Inps, 31 soggetti percettori di trattamenti assistenziali non spettanti per oltre un milione di euro. Nonostante fossero di fatto residenti all’estero percepivano l’assegno sociale erogato dall’Inps, provvidenza, questa, spettante solo ai residenti. Da qui gli accertamenti e i procedimenti penali che ne sono scaturiti.

Andrea D’Aurelio

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