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Il 13 giugno 1944, fra i militari del Corpo Italiano Liberazione che entrarono in L’Aquila, c’erano anche i paracadutisti della Nembo. Nel ricordo dell’80°anniversario della battaglia di El Alamein, il convegno intende porre l’attenzione non solo sul ruolo epico della Folgore in Africa settentrionale, ma anche, a partire da quell’esperienza, di come il DNA dei parà seppe forgiarsi nelle sabbie africane, per poi ritrovarsi, nel territorio metropolitano, nei duri anni della Guerra di Liberazione. L’80° di El Alamein si innesta infatti sull’80° della Guerra di Liberazione, a cui i paracadutisti della “Nembo” hanno dato un contributo senza pari. Il saluto sarà porto dalla Presidente De Historia, Nicoletta Proietti, e dal Col. Marco Iovinelli, CME Abruzzo e Molise. Circa gli interventi, con Francesco Fagnani, storico e vicepresidente di De Historia, interverranno Cristiano Maria Dechigi, Gen.B.(r), già Vicecomandante Brigata Paracadutisti Folgore e già Capo dell’Ufficio Storico del V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell’Esercito, Leonardo Prizzi, paracadutista, Gen.D (r), già Direttore Analisi dei conflitti della Scuola di Guerra e docente di Strategie Globali presso la Scuola di Guerra. Il professor Fabrizio Marinelli, Presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, oltre a condurre l’evento, introdurrà spunti di discussione e approfondimento sulla Guerra di Liberazione.

Durante il convegno verranno evidenziate le differenze, ma anche le affinità, fra i parà che hanno operato in Africa Settentrionale e quelli che sono stati impiegati sul territorio metropolitano. Un interessante elemento di riflessione sarà la trattazione incrociata dell’impiego, quasi dello sperpero, delle unità di élite avvenuto nel deserto africano e sul fronte del Don, con sorprendenti analogie nel modo di schierarsi, nell’armamento, nella disposizione sul campo e financo di alcuni fini strategici. L’evento ha il patrocinio del Ministero della Difesa, dell’Ordine dei Giornalisti Abruzzo, della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila e del Comune dell’Aquila. Si ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila per il supporto. Per informazioni e comunicazioni info@dehistoria.org

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