SULMONA – Teatro pieno in ogni ordine, al completo anche il loggione, occupato anche il palchetto riservato alla stampa, giornalisti in piedi. E’ tornato dunque il grande spettacolo con piena soddisfazione degli appassionati della lirica. Un gruppo “Amici della lirica†di oltre 60 persone è giunto da Terni, spettatori provenienti da tutta la regione ed oltre, persino da Bolzano.
“E’ un riconoscimento evidente allo sforzo di migliorare sempre più l’offerta di spettacoli e di grande musica che stiamo compiendo come Camerata Musicale Sulmonese” sottolinea il direttore artistico della Camerata, Gaetano Di Bacco.
Lo spettacolo ha avuto la collaborazione dell’Ateneo Internazionale della Lirica, anche questa creatura dell’ indimenticato Filippo Tella e della casa di produzione FANTASIA in RE.
Sul palco del Caniglia il Coro dell’Opera di Parma diretto da Emiliano Esposito e l’Orchestra sinfonica delle Terre Verdiane, diretta da Stefano Giaroli. Regia di Pierluigi Cassano. Inoltre il balletto del Centro Studi danza città di Popoli. Attori principali il soprano Renata Campanella, nei panni di Violetta e il tenore Pietro Brunetto, che ha impersonato Alfredo Germont.Â
La TRAVIATA è una delle opere più popolari di Verdi, forse per la trama umana ed affascinante, ma anche per la grande musica verdiana. La prima volta venne rappresentata il 6 ottobre 1853 al Teatro La Fenice di Venezia. Da allora è andata in scena in tutti i teatri del mondo sempre con grande successo.
Notissime sono alcune arie dell’opera come “Parigi o cara†“Pura siccome un angeloâ€, “De miei bollenti spiriti†e la celeberrima “Libiam ne’ lieti caliciâ€.
Prima dello spettacolo l’Avvocato Vittorio Masci presidente del Rotary ha ricordato che l’organizzazione internazionale sta conducendo da anni una campagna di prevenzione della poliomielite e che la malattia di per se invalidante si sta notevolmente riducendo, ha pertanto invitato il pubblico a fare una piccola donazione a questo scopo.
Torniamo all’opera, il pubblico ha molto apprezzato lo spettacolo tributando sostenuti applausi.
Gaetano Trigilio
