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Enzo Delle Monache presenterà il 23 novembre 2019 presso la libreria Maccarrone (in via Savini, – Piazzale TRONY L’Aquila) il suo nuovo libro “Dhàfmall” , ispirato dalle emozioni avute con il terremoto e dalla sua esperienza di vita a L’Aquila.

enzoL’autore che ha vissuto nella Casa dello Studente durante il suo percorso di studi, con pudore e discrezione s’inoltra in un argomento molto doloroso per ogni Aquilano, quello del terremoto, visto però, questa volta come un cammino a ritroso, una caccia al tesoro dove i tesori sono i “7 scrigni” contenenti ognuno l’identità, la cultura, la storia e l’anima di L’Aquila. Il racconto si svolge attraverso gli occhi di “Dhàfmall” la quale procede nella notte tra le macerie, accompagnata da 2 ciceroni che, durante il percorso, l’aiuteranno a vedere e ritrovare ciò che si è perso.

Alla presentazione saranno presenti il prof. Elso Simone Serpentini (storico-scrittore), Maura Di Meo Presidente Aiacm (Associazione Italiana per l’arte e la cultura nel mondo) e il Dott. Ernesto Albanello (psicologo).

Come sunto del libro si riporta la presentazione dello stesso aurore:libro

“L’Aquila 2017.

Le ruspe stanno demolendo la Casa dello Studente quando inizia il viaggio dei tre protagonisti. Una sorta di viaggio dantesco, onirico e visionario, in una città in piena ricostruzione. La protagonista, Dhafmall Chaldecc, accompagnata da due “Virgilio” d’eccezione, affronta un viaggio alla ricerca dei 7 “scrigni” in cui è conservata l’identità della città. L’obiettivo del viaggio, quindi, è quello di trovare e collegare virtualmente questi 7 scrigni simbolici; in essi è custodita l’anima, la tradizione, la cultura, la storia della città millenaria. Il viaggio nella notte aquilana è delicato, riverente e rispettoso di tutto quanto questo dramma ha causato. L’alba è carica di speranza e di futuro. “La ricostruzione della città deve passare attraverso interventi strutturali e architettonici, ma non si può salvare la città se non se ne salva l’anima”. Il libro è un omaggio alla città martoriata dal sisma, agli otto ragazzi della Casa dello Studente e a tutte le vite che da questo terribile sisma sono state sconvolte.”

Dhafmall è vissuto dall’autore come un omaggio alla città di L’Aquila e ai ragazzi della casa dello studente, un ricordo di quello che era un desiderio di rinascita.