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SULMONA – Volti sollevati e appagati per aver superato uno dei primi ostacoli della vita, mani sudate dopo sei ore di prova, sorrisi appena accennati e un po’ di preoccupazione per le prossime tappe. Questa la fotografia che ritrae gli studenti peligni al termine della prima prova di maturità. Dopo la lunghissima attesa della notte prima degli esami, cantata da Venditti e fatta propria da ogni generazione, il giorno fatidico è arrivato. Sono rimasti spiazzati dalla tracce proposte dal Ministero i maturandi del Liceo Scientifico. “Alcune scontate e altre superficiali”, commenta una studentessa del Fermi. “Credo sia andata bene, aspettiamo i risultati”, incalzano altri studenti. Fuori il Liceo Artistico Mazzara a parlare sono i maturandi del Classico, più soddisfatti per la fattibilità della prima prova. “Le tracce si potevano fare, ora guardiamo avanti alla prova di domani. Possiamo cominciare a pregare”, rilevano con ironia. Fra le tracce della prima prova ecco Umberto Eco sulle funzioni della letteratura; il Pil per il saggio in ambito economico; il rapporto padre-figlio per il saggio in ambito artistico; il suffragio universale per il tema storico; una riflessione sui confini a partire da un testo allegato per l’attualità; l’avventura dell’uomo nello spazio, per il saggio breve tecnico-scientifico. Domani sarà la volta della seconda prova, molto temuta dagli studenti. Lunedì 27 giugno la terza prova, poi gli orali e dopodiché, finalmente, sarà vacanza.

Andrea D’Aurelio

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