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SULMONA – Bagni di folla e piazze stracolme di curiosi, appassionati della musica e turisti, location del centro storico rivisitate in chiave di marketing territoriale, prodotti tipici del territorio in mostra, il tocco immancabile dell’arte e il successo è servito. Al termine della due giorni di festa è il momento del bilancio di “Piano piano per Sulmona”, la kermesse che ha steso un velo di colore e entusiasmo sul capoluogo peligno, organizzata dall’associazione culturale Muntagninjazz in colloborazione con Fabbricacultura, Dmc Cuore dell’Appennino e Camera di Commercio dell’Aquila. Migliaia tra sulmonesi e turisti si sono riversati in centro per ascoltare musica classica, jazz, pop, rock, ammirare la galleria d’arte voluta dal Maw con pittura, scultura, performance e installazioni. Visitata e apprezzata anche la mostra di bozzetti ovidiani a Palazzo Sanità. Per il presidente dell’associazione Muntagninjazz “la città di Sulmona, soprattutto con la rassegna Piano Piano per Sulmona, è apparsa trasformata, in vera città di turismo culturale, grazie ad un appuntamento ormai tradizionale e di eccellenza per l’intero Centro Abruzzo e per la stessa regione e i risultati ottenuti premiano il lavoro di squadra, a cominciare dalla collaborazione con altre associazioni, come Fabbricacultura, la Dmc Cuore dell’Appennino Sulla stessa lunghezza d’onda Anna Berghella, presidente dell’associazione Fabbricacultura. “Il successo dell’evento Piano piano per Sulmona ci deve insegnare a lavorare insieme per offrire sempre più servizi ed un ambiente accogliente in grado di far vivere un’esperienza unica ai partecipanti” sostiene Anna Berghella. “E’ questo il nostro obiettivo su cui lavoriamo da anni – sottolinea il presidente di Fabbricacultura – un obiettivo che trova un indubbio ritorno economico e di immagine per la nostra comunità“. Il decennale è stato l’anno della svolta per il Muntagninjazz. Lunga vita al Festival che è riuscito a mettere insieme undici comuni, con un sensibile incremento del pubblico e sostegno dei privati.

Andrea D’Aurelio

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