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Quando arrivano i casi di ‘buona sanità‘ vale sempre la pena parlarne soprattutto se sanità regionale. In questo caso la buona notizia arriva dall’ospedale di Lanciano che si connette stabilmente con la Banca del tessuto osseo di Bologna. Oggi, infatti, per la prima volta è stato eseguito il prelievo da paziente vivente della testa del femore, inviata al Centro regionale trapianti dell’Aquila per poi essere destinata a Bologna. Un’equipe multidisciplinare costituita da anestesisti, ortopedici e personale di sala operatoria ovvero gli anestesisti Achille Putaturo e Vincenzo Di Giulio che si occuperanno anche in seguito del Protocollo per il prelievo del tessuto osseo, e le infermiere Angela Tumini e Irma Di Marco, presente in sala, a sottolineare l’importanza dell’evento, Tiziana Zanon, medico del Centro trapianti dell’Aquila, che ha voluto partecipare a questa “prima volta” tanto attesa. L’equipe ha prelevato la parte articolare da un donatore di 77 anni in buona salute, residente nella zona Frentana, nel corso di un intervento per l’impianto di una protesi d’anca. E’ stato quindi attivato un protocollo che permetterà, di qui in avanti, di replicare il prelievo ogni qualvolta, nella chirurgia d’elezione, ci sarà il consenso di un donatore ritenuto idoneo in base a una serie di parametri. “I pazienti ai quali chiedere questa disponibilità sono profilati attraverso un chek up indicato dalla stessa Banca dei tessuti – spiega Daniela Albanese, direttore dell’unità operativa Anestesia e Rianimazione del Renzetti – . C’è quindi una selezione a monte dei possibili donatori, al fine di disporre di tessuti appartenenti a un fisico sano e utilizzabili per qualunque impianto. Siamo ospedale no Covid e facciamo tutto il possibile per supportare i nostri colleghi in tutte le altre attività, che restano comunque essenziali per l’utenza di un territorio assai ampio”.

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