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L’AQUILA – Domani 18 gennaio la qualificata giuria presieduta dal professor Stefano Baia Curioni, alla presenza del ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini sarà proclamata la Capitale italiana della cultura per l’anno 2022.
Dieci sono le città finaliste in corsa per il titolo di Capitale italiana per la Cultura: Parma, Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra.
Terminate le audizioni la giuria ha avuto un compito abbastanza impegnativo, perché tutte le città concorrenti hanno una storia considerevole ed un patrimonio ambientale di tutto rispetto. Particolare attenzione ai progetti presentati nel corso delle audizioni.
La città dell’Aquila sembra avere buone possibilità di successo. Il progetto presentato alla giuria appare un progetto importante anche in relazione alla necessità di ricrescita e nuovo sviluppo dopo i disastrosi eventi sismici del 2009.
In sintesi il progetto propone un ciclo di sviluppo e traccia un percorso per raggiungere quattro precisi obbiettivi: 1) Ripopolare la città ed il territorio e riannodarne il tessuto sociale; 2) Promuovere un nuovo modello di sviluppo e benessere a base culturale; 3) Diventare il centro di competenze di riferimento a livello europeo sulla resilienza post- catastrofe a base culturale; 4) Formulare una strategia di sviluppo scalabile alle altre realtà simili delle aree interne italiane.
Ovviamente al momento c’è fibrillazione negli ambienti culturali aquilani, nell’amministrazione municipale e soprattutto nel gruppo di lavoro che ha realizzato il progetto. “AQ2022, LA CULTURA LASCIA IL SEGNO”. Questo lo slogan del progetto.
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, in diretta dall’Auditorium del Parco del Castello, insieme a personaggi emblematici della vita culturale, testimonianze e immagini video, ha spiegato alla commissione le peculiarità culturali del territorio. Paola Protopapa, atleta paralimpica, ha parlato delle potenzialità dell’inclusione. Leonardo Bizzari, danzatore e coreografico, ha descritto l’attrazione della città per il capitale umano. Flavia Massimo, violoncellista e sound designer, ha parlato di creatività e di formazione. Alessandro Crociata, ricercatore in Economia della Cultura presso il GSSI (Gran Sasso Science Institute) ha descritto il capoluogo come il centro delle nuove tecnologie. “Vogliamo dare un’anima alla ricostruzione, ma la candidatura non è quella dalla città intra moenia, bensì della città territorio” ha detto il Sindaco. “Si punta su quattro concetti: formazione, innovazione, turismo e cultura”. La commissione ha rivolto domande sul piano economico del progetto, sulla ricettività e sulla possibilità di adeguamento degli assetti istituzionali affinché questo progetto non rimanga l’esperienza di un solo anno.
Domani dunque sarà il momento di verifica della validità del progetto presentato.
Gaetano Trigilio

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