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Solennità di San Panfilo, uomo del perdono

Nella serata del 27 Aprile, la Basilica cattedrale di San Panfilo a Sulmona è stata testimone dei primi Vespri in onore della Solennità di San Panfilo vescovo, patrono della città. Monsignor Fusco, nel suo commento alla lettura breve tratta dalla prima lettera di Pietro (1 Pt 5, 1-4), ha esaltato il ruolo dei pastori come modelli per il gregge, un esempio incarnato perfettamente da San Panfilo, Vescovo di Sulmona dal 682 al 701.

San Panfilo è ricordato per la sua dedizione alla carità e per la sua capacità di sopportare le calunnie con pazienza e amore, persino quando fu costretto a difendersi dall’accusa di Arianesimo davanti a Papa Sergio I. La sua vita, sebbene avvolta nel mistero, continua a essere un faro di santità e un modello di virtù per la comunità di Sulmona.

Papa Francesco ha spesso denunciato la mormorazione e la calunnia come mali corrosivi all’interno della società e della Chiesa, sottolineando come queste pratiche nascano da un’insufficiente pace interiore e da un desiderio di autoaffermazione. Questi comportamenti distruttivi non solo danneggiano la comunità, ma creano anche divisioni e ostilità.

Per contrastare la tendenza alla mormorazione, Monsignor Fusco propone alcuni suggerimenti pratici: rifiutare di partecipare a conversazioni denigratorie, cercare di vedere il bene negli altri, apprezzare e lodare le azioni positive, e mostrare misericordia e comprensione nei confronti degli errori altrui. Inoltre, sottolinea l’importanza del silenzio e della valorizzazione reciproca come antidoti alla mormorazione e alla calunnia.

la celebrazione di San Panfilo ci invita a riflettere sulla nostra condotta quotidiana e sulle nostre interazioni con gli altri, esortandoci a seguire l’esempio del santo patrono nel pascere il gregge con amore e pazienza. Oggi dalle 17:00, Santa Messa Solenne presieduta dal Vescovo Mons Michele Fusco e concelebrata da tutti i sacerdoti della Diocesi. A seguire la processione per le vie della città.

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