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Oggi Lunedì, 22 febbraio 2021, a L’Aquila ha preso il via il primo studio sperimentale per l’analisi delle emissioni nei cantieri edili. Lo studio sarà eseguito nel contesto della demolizione di un aggregato del centro storico, quale situazione ottimale per la valutazione dei rischi per la salute e per l’ambiente che offrirà l’opportunità di analizzare l’esigenza di protezione di tutti i recettori sensibili presenti sul territorio.

Il tema dell’inquinamento da emissioni in cantiere è spesso legato soltanto ai rischi per la salute dei lavoratori presenti. A tale problematica deve, invece, essere associata anche quella della protezione di tutti i recettori sensibili presenti sul territorio, soprattutto in situazioni come quella del centro storico della Città dell’Aquila, oggi in gran parte restituito alla sua popolazione, ma che vede ancora la presenza di numerosi cantieri per le attività di ricostruzione post-sisma.

La ricerca avviata ha origine dalla consapevolezza dello stretto rapporto tra emissioni di polveri e particolato e attività edile e di cantiere ed ha l’ambizioso obiettivo di definire, in maniera puntuale e con sistemi a basso costo, le strategie di mitigazione del rischio dovuto alla produzione di micro-polveri e intende offrire linee guida ed esempi di best practices per tutte le realtà analoghe.  Nel “cantiere più grande di Europa”, il cuore della nostra Città, dove quotidianamente si svolgono attività contemporanee di demolizione, ricostruzione, ristrutturazione e consolidamento, grazie alle nuove tecnologie elettroniche, ai sensori e ad attente linee guida in fase di esecuzione dei lavori, si possono monitorare, a basso costo, le polveri generate in cantiere.

L’iniziativa, promossa dal Prof. Pierluigi De Berardinis in collaborazione con la Prof.ssa Marianna Rotilio – entrambi afferenti al Dipartimento di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) – il Prof. Vincenzo Stornelli, il Prof. Giuseppe Ferri e la Prof.ssa Federica Cucchiella – afferenti al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione e Economia (DIIIE) – è caratterizzata da una forte connotazione multidisciplinare ed un importante coinvolgimento del laboratorio di elettronica.

“L’iniziativa, come numerose,” afferma il Rettore, Prof. Edoardo Alesse, “evidenzia il profondo legame tra la nostra Università ed il suo territorio ed il costante impegno di docenti e ricercatori, che vivono la realtà locale in ogni suo aspetto e che mettono al servizio della Città le loro competenze e le strutture dell’Ateneo, per offrire sempre nuove opportunità di crescita”.

 

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