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ABRUZZO – “La surreale proposta di bucare le montagne appenniniche per un nuovo tracciato autostradale al posto dell’attuale A24 e A25 più che alla transizione porterebbe alla catastrofe ecologica, visto che i massicci carbonatici sono le principali riserve di acqua potabile per centinaia di migliaia di persone, oltre ad essere aree protette e siti di interesse comunitario, a parte le numerose faglie attive e capaci presenti sull’eventuale tracciato” così il Forum H2O alla notizia dell’invio al Ministero delle Infrastrutture da parte del Commissario Straordinario Gentile di due opzioni per il nuovo Piano Economico Finanziario delle due autostrade gestite da Strada dei Parchi, una con rifacimento delle opere sul tracciato attuale e l’altra, da sempre cavallo di battaglia di Toto, su un tracciato da realizzare ex novo.
“Se leggiamo correttamente le sue dichiarazioni, invero un po’ confuse, da quello che leggiamo Gentile – prosegue il FORUM sembrerebbe propendere fortunatamente per il rifacimento delle opere del tracciato attuale ma ha consegnato anche l’alternativa che il gruppo TOTO ha già cercato di propinarci, subendo un pesante e inequivocabile stop già nel 2016 dai tecnici del Mit.
Cosa aveva detto Gentile ?
Maurizio Gentile, fino alla fine dell’anno Amministratore Delegato di Rete ferroviaria italiana ingegnere idraulico originario di Sulmona, attuale commissario straordinario per “l’espletamento dell’attività di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione di interventi per la sicurezza antisismica delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25” aveva scritto in una nota
“Stiamo lavorando molto assiduamente e con risultati concreti; come commissario ho già mandato un primo programma di intervento. Ho inquadrato la questione dal punto di vista generale condividendo con il Ministero per Infrastrutture e Trasporti, la strategia tecnica.
In tal senso, ci sono due ipotesi di lavoro con due possibili strade: intervenire sull’esistente facendo essenzialmente gli adeguamenti antisismici, oppure in maniera più radicale con importanti rifacimenti e varianti su una infrastruttura risalente agli anni ’70”.

“Come Forum H2O – prosegue – auspichiamo che il nuovo Ministro Giovannini rigetti immediatamente proposte irricevibili e, anzi, proceda a valutare l’operato di Strada dei Parchi fino in fondo, compresa l’eventuale rescissione della convenzione visto quanto sta emergendo nelle inchieste e dalle verifiche dei tecnici del suo stesso ministero”, conclude il Forum.

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