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SULMONA – E’ andata a prenotare un esame urgente connesso alla sua patologia, ma al Cup di viale Mazzini le hanno detto che non poteva farlo perchè la sua tessera sanitaria risulta bloccata. E’ la storia infinita di una donna sulmonese di mezza età che dieci anni fa aveva vinto un ricorso d’urgenza intentato dal Tribunale per i diritti del Malato. Il blocco delle tessere sanitarie, a seguito degli avvisi di pagamento che l’agenzia delle entrate sta spendendo per le prestazioni prenotate ma non disdette, torna ad agitare decine di utenti dell’area peligno-sangrina. Tutti sul piede di guerra. L’avvocato, Catia Puglielli, coordinatrice regionale del Tdm, è pronta a chiamare in causa nuovamente il Tribunale di Sulmona e la Procura della Repubblica con la presentazione di un esposto. Nel caso specifico, per via di pregresse morosità, alla donna è stata bloccata la tessera sanitaria per l’ennesima volta. La stessa si è recata allo sportello per prenotare una visita specialistica. Operazione non andata a buon fine a causa del blocco del tesserino, nonostante la stessa aveva dichiarato perfino di voler pagare la prestazione. Un atto illecito secondo la Puglielli poichè “il legislatore ha chiarito che il blocco può inibire solo la prestazione specialistica ambulatoriale a titolo gratuito”. Riparte quindi una nuova battaglia legale.

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