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“Ringraziamo le opposizioni che, richiedendo un consiglio comunale ad hoc, hanno consentito all’amministrazione di attuare un’operazione verità sullo stato dell’edilizia scolastica su cui solo grazie al centrodestra, che da sei anni guida la città, si è riusciti ad intavolare una strategia prospettica in grado di superare anni di impasse, rinvii e vuoti politico-amministrativi”, così scrivono in una nota i capigruppo di maggioranza in consiglio comunale e continuano: “Le ringraziamo perché, finalmente, la loro disinformazione e macchina propagandistica possono essere archiviate, una volta per tutte. Partendo dai ciò che è stato fatto, ciò che è in corso ciò che si farà. Grazie all’impulso, decisivo, da questa maggioranza è stato possibile inaugurare le scuole di Arischia e Mariele Ventre, per 9, 5 milioni e mezzo complessivi di lavori: i soliti detrattori affermeranno che, ed è vero, i procedimenti erano stati avviati da chi ci ha preceduti. Ciò che dimenticano di affermare è che quei processi sono rimasti incagliati per anni e solo grazie ad un’incisiva azione volta al superamento di ritardi accumulati nel tempo è stato possibile aprire i due plessi. Il tutto avviando una proficua interlocuzione con tutte le istituzioni coinvolte, a partire dai dirigenti scolastici, dei quali sono stati ascoltati necessità ed esigenze della comunità studentesca, calandole nella programmazione e superando un muro di incomunicabilità con l’amministrazione che in passato aveva portato ad avviare progetti nonostante il parere negativo degli stessi presidi. Attualmente sono in corso o appaltati otto interventi per 31,8 milioni di euro, con il primo lotto della scuola materna Pettino-Vetoio che sarà consegnato in estate mentre quella dell’infanzia e primaria di Bagno Grande è terminata e si sta procedendo alle fasi di collaudo. Dal Pnrr abbiamo ottenuto fondi per oltre 11 milioni di euro, di cui 7,8 per il polo scolastico a Paganica, 3 milioni per la demolizione e ricostruzione del plesso “I maggio” e poco meno di un milione per la ricostruzione dell’infanzia “Piletto”. Grazie all’importante attività di confronto e dialogo condotta dal sindaco Pierluigi Biondi e dagli uffici comunali con alti dirigenti e funzionari di ministeri competenti, Struttura di missione, Ragioneria dello Stato, Dipe e Usra il Comune dell’Aquila ha ottenuto dal Cipess, su un plafond di 50 milioni dedicati all’intero Abruzzo per l’edilizia scolastica, 33,3 milioni con i quali è stato possibile programmare  interventi previsti su diversi istituti scolastici della città e nelle frazioni che necessitavano integrazioni di risorse che nessuno, prima, si era premurato di reperire: parliamo delle scuole Giovanni XXIII quelle di Pianola, Paganica e Sassa e del nuovo polo di Collemaggio. Quest’ultimo merita una qualche parola in più, in considerazione dello stucchevole ritornello rilanciato con precise cadenze temporali sulla mancanza ricostruzione di scuole pubbliche in centro storico. Premesso che gli spazi dell’ex ospedale psichiatrico sono a due passi dal cuore cittadino è bene sapere la delocalizzazione in quell’area consentirà di individuare un polo scolastico (che si aggiunge a quelli già programmati nella zona est e nella zona ovest del territorio comunale) in grado di ospitare circa 1000 studenti, 180 dell’Infanzia San Bernardino, 500 della Primaria De Amicis, 300 della Secondaria di I Grado Carducci su un’area di complessivi 22mila metri quadrati in cui verranno realizzati aule, edifici, locali idonei alla didattica e alle esigenze dei docenti e rispondenti alle attuali normative di riferimento in materia di sicurezza, risparmio energetico, parcheggi e agli standard disposti dal ministero. Se qualcuno del centrosinistra è in grado di individuare spazi altrettanto adeguatamente idonei a soddisfare questi parametri in centro storico siamo pronti ad ascoltare ma queste sono le soluzioni che questa, e la precedente, amministrazione sono state individuate per la formazione dei nostri figli e la serenità delle famiglie. Tutto il resto, dalle polemiche pretestuose agli interventi scomposti dettati da una scarsa conoscenza di carte, leggi e procedure è da rimandare al mittente con preghiera di approfondire meglio gli argomenti prima di chiedere un confronto per il quale siamo sempre disponibili, purché basato su elementi concreti e reali e non alimentato da fomentatori d’odio seriali dispensatori di cattive e non corrette informazioni”, concludono.

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