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L’Aquila- La ferrovia L’Aquila-Capitignano è stata una linea ferroviaria a binario unico che collegava la stazione ferroviaria di L’Aquila SIA (posta a nord-ovest di quella FS ubicata lungo la ferrovia Terni-Sulmona) con la stazione di Capitignano  (oggi smantellata) che serviva per il trasporto della torba cavata nel fondo del Lago di Campotosto. Ciò prima che fosse realizzato il bacino artificiale e l’altopiano venisse allagato.

Sul vecchio tracciato sono stati realizzati alcuni tratti, a macchia di leopardo, della lunga ciclopedonale dell’Aterno che potrebbe collegare Capitignano con Molina, passando nella piana dell’Aquila

Alessandro Tettamanti, giornalista freelance, collaboratore de Il Manifesto, scrittore e attivista, è nato a L’Aquila nel 1980. Ha contribuito alla nascita del comitato cittadino 3e32 nel quale ha svolto soprattutto l’attività di ufficio stampa e curato l’aspetto comunicativo

Su change.org ha creato una petizione online che ha già superato le 600 adesioni per chiedere al Comune dell’Aquila la realizzazione di una pista ciclabile urbana.

La ripartenza dopo il lockdown sembra aver riacceso, negli italiani, la voglia di bicicletta, specialmente in ambito cittadino, dove si è tornati ad apprezzarne il valore di mezzo di trasporto.

Le vendite delle due ruote, specie dei modelli a pedalata assistita, stanno facendo registrare un vero e proprio boom, dovuto in parte ai vari bonus mobilità  – a quello previsto dal Dl Rilancio si sono aggiunti quelli varati dalle amministrazioni locali: all’Aquila, per esempio, il Comune ha rifinanziato di recente il plafond per l’acquisto delle bike elettriche, stanziando 100 mila euro e portando la soglia massima del contributo a 500 euro – e in parte alla consapevolezza, maturata in questi mesi di quarantena, che è la bicicletta il vero antidoto alle limitazioni e ai rischi connessi all’uso dei mezzi pubblici.

Non ci sono solo le bici a pedalata assistita infatti, ma anche monopattini elettrici ad esempio, oltre che le normali biciclette a spinta meccanica.

Sempre più persone passeggiano per strada anche adesso che non c’è bisogno di autocertificazioni per prendere l’auto, segno di un rinnovato amore per le strade dove si vive e che va nella direzione di rispetto dell’ambiente  e di un mondo nuovo dove, per brevi spostamenti, non è sempre necessario prendere l’auto a diesel o benzina ma magari si può prendere, appunto, la bici e percorrere gli spazi con i tempi giusti per viverli.

Nelle prossime settimane dovrebbero giungere finalmente a uno sbocco due progetti importanti, quello della greenway urbana e quello della pista polifunzionale della Valle dell’Aterno che dovrebbe sorgere nella parte sud del centro storico, su un percorso che si svilupperà dal quartiere della Villa Comunale fino al Torrione passando per viale Collemaggio, via Strinella e per il parco del Forte Spagnolo.

Il costo dell’opera è di 5,3 milioni di euro e sarà coperto coperti da un finanziamento previsto dai fondi Por-Fesr 2014-2020.

L’opera è suddivisa in più segmenti. Il primo tratto andrà da viale  al viale di Collemaggio e prevede la realizzazione, su entrambi i lati di quest’ultimo, di percorsi ciclopedonali, che saranno molto più ampi dei due sentieri esistenti che costeggiano le alberature. Dal prato antistante la Basilica, il tracciato devierà per il parco dell’ex ospedale psichiatrico e da qui proseguirà fino a raggiungere via Avezzano, più precisamente il parcheggio situato a ridosso dello stabile attualmente sede di una parte degli uffici del Comune dell’Aquila. Da via Avezzano la pista si riconnetterà a via Strinella tramite una passerella in acciaio per proseguire su quest’ultima fino all’incrocio con via Pescara e poi salire costeggiando il pendio del Parco del Castello. Dopo essersi ricongiunta con viale Tagliacozzo e con i percorsi che caratterizzano il parco del Forte, il tracciato raggiungerà Piazza Battaglione Alpini e la Fontana Luminosa. L’ultimo tratto, che andrà dalla Fontana Luminosa al Torrione, contempla la costruzione di un ponte a scavalco della rotatoria situata davanti la questura.

Ma il progetto più grande è la realizzazione della Pista polifunzionale Valle Aterno lunga 80 km e che collegherà Capitignano a Molina, passando per la città dell’Aquila. Un progetto da 20 milioni di euro – fortemente voluto e sponsorizzato dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci – finanziato con i fondi del Masterplan e del programma Restart.

Il Comune dell’Aquila, in qualità di stazione appaltante, sta finendo di redigere, insieme all’Università, il progetto definitivo.

Lungo il percorso ci sono punti di osservazione meravigliosi:

Piedicolle si può fare una breve deviazione per osservare un bellissimo laghetto. Ci ricorda che in questa piana in epoche remote c’era il fondo di un grande lago, prima che l’Aterno si fosse aperto il varco di Marana

Il ponte dell’ex ferrovia visto dall’Aterno in località San Pelino di Cagnano Amiterno

Nella località Ju Scertu c’è una cascata d’acqua e una piccola area picnic. Qui un tempo ci si faceva il bagno e ci si divertiva a  pescare i gamberi di fiume

Amiternum, l’importante località archeologica aquilana

Il ponte di legno presso Fossa e vista sul Gran Sasso

Giovedì prossimo, all’Auditorium del Parco, si terrà un incontro tra il Comune e la Provincia dell’Aquila e i venti Comuni interessati dal percorso (Campotosto, Capitignano, Montereale, Cagnano Amiterno, Barete, Pizzoli, Fossa, Sant’Eusanio Forconese, Villa Sant’Angelo, San Demetrio, Fagnano Alto, Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Acciano, Molina Aterno, Secinaro, Gagliano Aterno, Castelvecchio Subequo, Castel di Ieri e Goriano Sicoli).

“Sarà presentato lo stato dell’arte e il gruppo di lavoro che si occuperà dello svolgimento delle attività necessarie alla realizzazione dell’intera rete integrata dei sistemi ciclabili” afferma l’assessore comunale alla Mobilità Carla Mannetti  “Inoltre sarà illustrato uno studio dettagliato dell’università contenente il ventaglio delle soluzioni tecniche per l’allestimento della pista polifunzionale”

Altri progetti potranno essere predisposti grazie al finanziamento di 494 mila euro che il comune ha ricevuto dal ministero dei Trasporti per la progettazione di una serie di interventi infrastrutturali finalizzati a promuovere la mobilità sostenibile.

Tra le opere previste, un nuovo collegamento a fune tra la stazione ferroviaria e Roio, attraversamenti e percorsi ciclopedonali e il potenziamento della rete di ricarica per veicoli elettrici con postazioni aggiuntive a quelle già finanziate e di prossima realizzazione.

Ulteriori risorse potranno essere impiegate dal comune per realizzare corsie ciclabili provvisorie mediante segnaletica orizzontale, per incentivare l’uso della bicicletta durante l’emergenza Covid.

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