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C’è estremo bisogno di regolamentare il far west normativo in centro storico che, in più di un ambito, crea caos e disparità di trattamento tra cittadini. Abbiamo pertanto scritto formalmente una nota all’assessore alla pianificazione Francesco De Santis per modificare le regole sull’occupazione del suolo pubblico e sui dehors che soffrono una insufficienza normativa.
Dove possibile e nel rispetto del patrimonio storico artistico, andrà dunque necessariamente rivista la tipologia di dehors in centro storico per pensarli come strutture chiuse e compatibili con il clima rigido.
Continuare ad avere un regolamento che li vieta è assurdo, a maggior ragione se sappiamo che la crisi economica continuerà a persistere e se siamo consapevoli delle condizioni climatiche che vedono nella nostra città un territorio particolarmente ostile alle attività all’aperto.
È un tema non più rinviabile visto quello che sta accadendo e che vede alcuni commercianti che installano dehors chiusi, sembrerebbe senza alcuna autorizzazione, mentre altri rimangono con le tipologie delle autorizzazioni delle deroghe covid e con i rigetti avuti dal Settore preposto.
Bisogna fornire regole certe e uguali per tutti.
Per fare questo va superato l’art. 93 del Regolamento dehors così come approvato con delibera di consiglio comunale n. 8 del 09.10.2020 che dà la possibilità di installare nel centro storico solo ombrelloni, tavolini, sedie e delimitazioni con altezza massima di un metro.
Va però mantenuto il rapporto di collaborazione con la Soprintendenza nelle individuazioni delle tipologie dei dehors al fine di dare più velocità nelle autorizzazioni.  
Nello stesso tempo è ora di cominciare anche a pensare a un’altra pianificazione importante, quella di dotare la nostra città di un piano dei chioschi. Abbiamo assistito durante la Perdonanza all’utilizzo di Porta Branconia che potrebbe diventare, ben regolamentato, un esempio positivo per vivacizzare e valorizzazione un luogo storico, ma che al momento è manchevole di una strutturalità normativa. Perché non fare un piano dei chioschi vero, che possa dare respiro a luoghi da individuare nella nostra città?
Pertanto abbiamo chiesto la possibilità di convocare un tavolo per affrontare, con la certezza delle norme, le tematiche sopra citate, alla presenza di una rappresentanza della maggioranza e dell’opposizione, degli uffici del SUAP e della Soprintendenza che avrà l’onere di indicare le tipologie più consone nel centro storico, tanto dei dehors che del piano chioschi.

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