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Nel 2020 l’amministrazione comunale rimandò indietro ben 137 mila euro sui 172 mila concessi dall’allora governo in carica per i Centri estivi, per i servizi socio educativi territoriali e per i centri con funzione educativa e ricreativa per i minori; nel 2021 furono 107 mila euro su 178 mila concessi a tornare indietro. Sono dati che dovrebbero far alzare i capelli in testa a più di un amministratore se li accostiamo al trend in crescita delle famiglie aquilane in difficoltà economiche. Per questo mi metto a disposizione sin da ora per costruire con l’assessorato al Sociale un percorso virtuoso che parta dal confronto con i Centri Estivi – tutti- della città e con le famiglie richiedenti il servizio. Sono naturalmente a disposizione anche per fornire quell’attenzione, che deve essere massima, sugli avvisi che riguardano la disabilità dove le risorse messe a disposizione sono necessarie per figure di assistenza, un ruolo delicatissimo oltre che indispensabile per i bambini e i ragazzi disabili e per le loro famiglie. Anche quest’anno, infatti, in continuità con i governi precedenti, è stato previsto un cospicuo finanziamento per le attività dei centri estivi. Per prendere questo finanziamento ogni comune dovrà farsi carico di mandare apposito modello di richiesta al dipartimento ministeriale competente entro il 3 giugno prossimo. Manca pochissimo e bisogna che il Comune sia pronto e abbia obiettivi chiari per non rischiare ancora di rimandare indietro le risorse. Diventa pertanto ancora più necessario analizzare e programmare. Bisogna recuperare l’efficienza dell’azione politica e dell’azione amministrativa a vantaggio del sistema territorio. Una degna programmazione non può arrivare a ridosso della chiusura delle scuole, ma in tempo utile per far organizzare le famiglie e le associazioni che ogni anno fanno enormi sacrifici per fornire questi servizi. Per non gravare sulle singole famiglie, va previsto un sistema di anticipazione delle risorse da parte del comune piuttosto del tardivo pagamento a valle di un rendiconto. Se si vuole rendere efficace questa misura bisogna mettersi in linea con quelle che sono le esigenze dei cittadini e delle famiglie soprattutto quello meno abbienti. Bisogna incontrarli.

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