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carispaq2Fondazione Carispaq a sostegno degli immigrati appoggiando il progetto per la formazione nel campo dell’edilizia realizzato da ESE-CPT (ente paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia costituito da ANCE L’Aquila e dai sindacati di settore FENEAL UIL-FILCA CISL e FILLEA CGIL).

Il progetto è stato presentato stamani a L’Aquila alla presenza del Presidente e il Vicepresidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri e Roberto Marotta con il Segretario Generale David Iagnemma; il Presidente e il Vicepresidente dell’ESE – CPT Sergio Palombizio e Riccardo Zelinotti, il Direttore dell’Ente Paritetico Lucio Cococcetta e il Consigliere d’Amministrazione Eliseo Iannini.

Il progetto si colloca nell’ambito dei corsi riservati a persone richiedenti o titolari di protezione internazionale e cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità, a cui nelle precedenti edizioni hanno partecipato già 24 migranti. Il corso si articola in 16 ore di formazione obbligatorie per entrare in cantiere più altre 64 di formazione pratica con un percorso di alfabetizzazione della lingua italiana.

È una delle prime esperienze in Italia che mira, attraverso lo strumento della formazione, all’inserimento socio lavorativo e all’integrazione. Si tratta di un progetto innovativo che punta, tra l’altro, sulla promozione di corsi di formazione in un settore, quello edile, in cui c’è estremo bisogno di figure specializzate; in questo modo si garantisce l’ingresso nel mondo del lavoro di persone svantaggiate e al tempo stesso si aiutano le imprese a reperire le figure professionali necessarie.

“La Fondazione Carispaq – ha dichiarato il Presidente Domenico Taglieri – ha sostenuto questo progetto e continuerà a promuovere iniziative di questo tipo perché sono indispensabili per creare uguaglianza sociale. Inoltre, rappresenta anche un’esperienza nuova che può diventare un modello di vera integrazione. Dando gli strumenti per entrare nel mondo del lavoro ai migranti che arrivano sul nostro territorio, si dà loro la possibilità concreta di realizzare condizioni di vita migliori, quelle aspirazioni che li hanno portati a scappare dai loro Paesi”.

Il progetto presentato oggi precede il piano di integrazione per rifugiati del Ministero dell’Interno e del Lavoro e in base alla sperimentazione promossa dai sindacati, FILCA-CISL, FENEAL-UIL, FILLEA-CGIL.carispaq1

“L’ESE-CPT della Provincia dell’Aquila è tra i primi 5 enti italiani che stanno sperimentando il “Protocollo di intesa inserimento socio lavorativo richiedenti e titolari di protezione internazionale e cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità” – aggiunge il Presidente dell’Ente Sergio Palombizio – In questo momento siamo in attesa di avere istruzioni procedurali da parte della Prefettura competente. Ma già dal 2015, grazie ad accordi sottoscritti con Caritas, Arci, altre associazioni no profit e Comune di Avezzano, stiamo formando persone svantaggiate con l’obiettivo del loro ingresso nel mondo del lavoro. Sono stati organizzati cinque corsi che hanno formato ottanta persone. Tutte le maestranze sono state assunte, inizialmente in prova, da imprese associate ad Ance L’Aquila. Alcuni di loro sono attualmente assunti a tempo indeterminato”.

Il Vicepresidente Riccardo Zelinotti ha ricordato che questo progetto parte da lontano ed è stato fortemente voluto per dare una mano al sistema che attualmente vive una situazione di carenza di manodopera. Esso si rivolge a soggetti attualmente in situazioni di svantaggio sociale.

 

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