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Numeri record quelli presentati stamani, in conferenza stampa, raggiunti dall’Aeroporto d’Abruzzo: nel 2023 sono transitati ben 872.701 viaggiatori. Un aumento, pari al 21.9%, rispetto al 2022 che, con 715.690 persone, aveva già portato un primo record. Per questo il presidente Marsilio interviene per spegnere le polemiche di coloro i quali hanno raccontato, per mesi, che questo aeroporto avrebbe chiuso i battenti e che, addirittura, l’Enac avrebbe tolto le certificazioni e le autorizzazioni all’esercizio.
“Quando si fanno annunci catastrofisti a danno di una società, si crea un danno economico che, in altri contesti, sarebbe finito in tribunale con richieste di risarcimento milionarie. Mi preme, invece, sottolineare che tutte le difficoltà che abbiamo fronteggiato, sono difficoltà di crescita, non abbiamo dovuto fronteggiare altro tipo di problemi. Il paradosso degli aeroporti minori – ha spiegato Marsilio – è che più aerei volano, più passeggeri transitano, più costano e, ad un certo punto, si superano delle soglie, oltre le quali ci si ritrova a dover giustificare in termini di bilancio, davanti alla Corte dei conti, qual è l’equilibrio. Voglio anticiparlo, prima che divenga oggetto di polemica o di sorpresa, che quest’anno il bilancio di esercizio si chiuderà con una leggera perdita rispetto al capitale Saga. E questo perché, aver avuto 160 mila passeggeri in più rispetto all’anno precedente, è un costo che si accumula ma che noi pagheremo volentieri. Il raggiungimento di questi risultati straordinari ci costa qualche milione di euro, ma quanto ci costerebbe non spendere quel qualche milione e non avere 800.000 passeggeri? La speranza è di arrivare ad un milione di passeggeri in transito per l’aeroporto. La SAGA ci ha presentato dei progetti che noi intendiamo sostenere riguardo al raddoppio del parcheggio, alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Contiamo quindi di abbattere i costi di gestione cercando così di raddrizzare il bilancio economico. L’aeroporto d’Abruzzo – ha concluso -è un asset strategico per tutta la regione, non soltanto per il turismo, anche per il lavoro, gli affari, la categoria business che deve trovare nell’aeroporto un punto di riferimento per tutte quelle aziende che lavorano con il resto d’Italia e del mondo e che hanno bisogno appunto di collegamenti veloci ed efficienti”.

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