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SULMONA – Si dice che la “speranza” è l’ultima a morire e proprio nella notte è arrivata la decisione di Forza Italia che nelle prossime elezioni amministrative correrà con Elisabetta Bianchi candidato sindaco. In prima linea per la difesa del Tribunale di Sulmona con lo sciopero della fame del settembre 2013, membro del comitato pro punto nascita per la salvaguardia del reparto di maternità peligno e dell’intero presidio ospedaliero, l’avvocato all’età di 46 anni ha accettato la sfida elettorale. Punta su una squadra di giovani e professionisti che vogliono cambiare la città, cercando un metodo per governare a lungo. Ancora da sciogliere il nodo delle liste che appoggeranno la candidatura della Bianchi nelle prossime consultazioni comunali. Quello che è certo è che il centro desta si presenta diviso con due candidati sindaci ( Alberto Di Giandomenico e Elisabetta Bianchi) e con esponenti di partito che si sono già schierati con la coalizione civica di “ Noi per Sulmona”. Tutto questo però non sembra spaventare l’avvocato che annuncia di scendere in campo con forza e determinazione. “Ho raccolto le istanze di tutti gli elettori che non avrebbero saputo chi votare e che invece hanno saputo valorizzare il contributo che ho sempre dato alla vita sociale con costanza e in tempi non sospetti. Con loro, per loro e per la città che amo accetto volentieri questa”, ha detto Bianchi a Onda Tg. Salgono ora a quattro le candidature ufficiali per le elezioni del 5 giugno con due donne che si contenderanno la poltrona di Palazzo San Francesco, Annamaria Casini ( Noi per Sulmona) e Elisabetta Bianchi ( Forza Italia), insieme a Alberto Di Giandomenico ( Sovranità) e Alessandro Lucci ( Sbic-Sulmona in Movimento). E non finisce qui. In politica le sorprese non finiscono mai. Anche Sel in una nota annuncia di correre da solo e individuerà il candidato sindaco entro il prossimo mercoledì. Una scelta- spiegano dal partito- che “ si è resa necessaria alla luce del panorama desolante in cui versa la politica cittadina che, invece di assumere delle responsabilità chiare attraverso i partiti, ricorre al trasversalismo civico” . Nel sottolineare come la decisione del Pd di non presentare il proprio simbolo segni in maniera negativa e grave la storia politica della città, Sel fa appello a tutta la sinistra priva di rappresentanza, ai movimenti, alle sssociazioni ed ai cittadini di unirsi, in un processo democratico di partecipazione, alla lista di sel-sinistra italiana che ha intenzione di far vivere la politica in maniera pulita ed alla luce del sole.

Andrea D’Aurelio

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