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“Temo che dovremo insistere a lungo per fare luce su quello che è destinato a diventare un caso di studio, un riferimento di cosa non va fatto nel trattamento e nella protezione dei dati sensibili, e nella gestione della comunicazione: il disastro della Asl 1 e della Regione Abruzzo, un disastro politico e amministrativo”: lo dichiara il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.

Fina ricorda l’interrogazione sulle “cause e sui rimedi all’attacco che ho presentato all’inizio di questo mese, un’interpellanza analoga presentata dall’opposizione in Consiglio regionale. La balbettante comunicazione dell’azienda sanitaria e il silenzio, consapevole, del Presidente Marsilio, che tenta di tenersi alla larga. Ma purtroppo siamo alle centinaia di cittadini che si inoltrano nel deep web per verificare se i propri dati o quelli dei loro figli siano stati messi alle mercé di tutti, e che sono costretti, per non rischiare di incorrere in reati, a inoltrare denunce e diffide per chiedere notizie. Mentre è apprezzabile e persino eroico lo sforzo di medici e operatori di tornare alla normalità, è chiaro che è la gestione politica e amministrativa di questa vicenda a risultare fallimentare. Nella prevenzione, nelle contromisure, nella reazione, nella comunicazione e nell’assenza di trasparenza. Ne porteremo i segni a lungo”.

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