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Grazie al ddl ‘Disposizioni in materia di divieto di produzione e immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici’, si semplificherà l’intervento per fermare un processo che mira a stravolgere il consumo alimentare nel mondo e metterebbe a rischio il patrimonio agroalimentare italiano. E’ importante che l’Italia si doti di norme severe per tutelare la ricchezza della nostra zootecnia e del grande tesoro professionale della tradizione della filiera carne italiana. Soddisfazione da parte di Fiesa Confesercenti Abruzzo e Molise. Il Presidente Daniele Erasmi così commenta: “Un deciso passo verso la tutela del buon cibo italiano, delle nostre tradizioni enogastronomiche e delle eccellenze produttive. Le ragioni che spingono la ricerca di cibi alternativi a quelli naturali, come il contrasto alla fame nel mondo o ai fenomeni clima alteranti, non possono collidere con la necessaria tutela del patrimonio storico culturale agroalimentare del nostro paese da tutti riconosciuto come di altissimo valore. Intravediamo in questo processo e nella narrazione che lo accompagna una iniziativa finalizzata a coltivare in laboratorio prodotti alimentari per le fasce di popolazione più povere nel mondo. Per il nostro paese culla della dieta mediterranea e dei prodotti a denominazione protetta e controllata è una deriva inaccettabile.”

“Quella del Governo è un’azione determinante, ma mi aspetto che anche il mondo scientifico promuova iniziative per ostacolare la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte senza mucche, fino al pesce senza mari, laghi e fiumi – ha dichiarato Angelo Pellegrino, Direttore Fiesa Confesercenti Abruzzo e Molise – La questione, secondo la nostra Associazione, potrebbe assume carattere di emergenza sanitaria soprattutto in età pediatrica. Probabilmente i pediatri sono i maggiori sostenitori del Made in Italy e della Dieta Mediterranea; per cui, il sistema sanitario italiano è sostenuto anche da una forte azione di prevenzione derivante da una corretta alimentazione e da stili di vita salutari puntando sull’origine dei prodotti 100% italiani grazie alla filiera agroalimentare nazionale e l’importanza della dieta mediterranea nei primi tre anni di vita del bambino. Pertanto, ben venga il divieto di cibi sintetici soprattutto per il rischio che si correrebbero assumendoli rispetto agli effetti a medio e lungo termine ancora ignoti e non valutati”.

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