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Il sindaco della città nella fretta di rispondere al senatore Fina si esibisce nel solito vomito sull’amministrazione al governo cittadino negli anni difficili dell’immediato dopo sisma. Cita indagini della magistratura e puntellamenti; a lui ricordiamo che gli indagati sono usciti tutti assolti e alla sofferenza di quei giorni, come a quella delle loro famiglie, almeno oggi si porti rispetto. In quanto ai puntellamenti, in verità le procedure furono totalmente gestite dall’allora dirigente Mario Di Gregorio che godeva della nostra fiducia come immaginiamo anche di quella di Biondi giacché lo ha nominato RUP di interventi importanti e successivamente lo ha messo a dirigere la Gran Sasso acque. Immaginiamo anche che lui all’epoca da sindaco di Villa S. Angelo abbia seguito per i puntellamenti le stesse procedure del comune cittadino, con la differenza che noi rendemmo tutto pubblico e volemmo che le procedure fossero vigilate dalla commissione controllo del Comune, dalla Prefettura e dalle associazioni di categoria.

La scelta del dott Trifuoggi fu la dimostrazione che noi gli illeciti li combattevamo,  non che li commettevamo. La smetta anche con la barzelletta delle scuole non ricostruite perché le uniche due ricostruite e tornate finora alla città, vengono dalla nostra amministrazione così come l’unico immobile appaltato, palazzo Margherita, nonostante le loro disattenzioni, errori e ritardi.

Il sindaco Biondi dovrebbe impegnarsi a rispondere nel merito delle questioni e non divagare in fatti che nulla attengono alle censure sollevate nei suoi confronti da importanti organi di controllo

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