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La Giunta regionale, riunita, questo pomeriggio a Pescara, ha deliberato la modifica del calendario scolastico 2020-21, fissando l’inizio delle lezioni per giovedì 24 settembre, per tutte le scuole di ogni ordine e grado.

La conclusione dell’anno scolastico è prevista per giovedì 10 giugno 2021 per la scuola primaria e le scuole secondarie di primo e secondo grado e per mercoledì 30 giugno per la scuola dell’infanzia. Inoltre, è stato stabilito che per l’anno scolastico 2020-21, i giorni di attiività didattica nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° e 2° grado, sono dal lunedì al sabato 201 (200 compresa la festa del Santo Patrono), dal lunedì al venerdì 168 (167 compresa la festa del Santo Patrono).

Il governatore Marco Marsilio, ha spiegato che a causa delle elezioni del 20 e 21, “le scuole devono essere chiuse per allestire i seggi elettorali e poi sanificarle dopo il voto, e quindi non avrebbe senso aprirle e chiuderle nell’arco di pochi giorni. Vi rendete conto che si vogliono riaprire le scuole il lunedì, per chiuderle di nuovo il venerdì per le elezioni regionali fino a metà della settimana successiva? Dovendo fare ogni volta una sanificazione degli istituti? Uno spreco di soldi inaccettabile”.

Sui giorni di lezione persi il presidente puntualizza: “I ragazzi sono a casa da marzo, non saranno pochi giorni di vacanza in più a cambiare le loro sorti scolastiche. La mia generazione finiva le lezioni a giugno e tornava in classe a ottobre. Mancano i professori, manca il personale Ata, in molte scuole i banchi non sono arrivati, a due settimane dal presunto inizio della scuola non sappiamo quanti bambini potranno salire su un bus, non sappiamo di quanti altri mezzi avremo bisogno”, evidenzia Marsilio, che non risparmia una stoccata al Governo: “La verità è che sulla scuola il governo si è mosso in ritardo, e adesso cerca di far pagare il conto alle Regioni”.

Niente lezioni a distanza, ma in presenza e senza mascherina, a meno che non sia possibile garantire il distanziamento fisico tra gli studenti. L’ingresso dei ragazzi a scuola potrà essere scaglionato, una decisione che sarà presa in autonomia da istituto a istituto. Ogni scuola fornirà quotidianamente le mascherine a tutto il personale e agli studenti. Gli studenti dovranno misurare la propria temperatura corporea a casa. Qualora questa superi i 37,5° sono obbligati a restare nel proprio domicilio.

I genitori informeranno anche il pediatra o il medico curante che, in caso di sospetto Covid-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di prevenzione per l’esecuzione del test.

Nel caso in cui uno studente manifesti sintomi del coronavirus, la scuola deve allertare il referente per Covid-19 che fa avvertire immediatamente i genitori.

L’alunno deve essere dotato di una mascherina chirurgica (se maggiore di sei anni) e ospitato in una stanza dedicata dove sarà necessario procedere all’eventuale rilevazione della temperatura corporea mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto.

Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio e che dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro e indossare la mascherina chirurgica fino a quando l’alunno non sarà affidato a un genitore.

I genitori devono contattare il pediatra o il medico di base per la valutazione clinica (triage telefonico) del caso.

In caso di positività il Dipartimento di prevenzione della Asl notifica il caso e la scuola avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata.

Per il rientro bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi) dell’alunno.

La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro.

I contatti stretti individuati dal Dipartimento di prevenzione con le attività di tracciamento dei contatti, saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato.

Stesse modalità anche per quanto riguarda i lavoratori scolastici.

Se un alunno o un lavoratore risultasse positivo al Covid-19, il Dipartimento di prevenzione valuterà la possibilità di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e all’eventuale personale scolastico.

La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata dal Dipartimento di prevenzione della Asl.

 

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