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“Nello sviluppo del trasporto pubblico, il piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) rappresenta una leva strategica sia per favorire la transizione ecologica dei mezzi che per favorire lo “shift modale” cioè la ripartizione modale nei trasporti, la percentuale di spostamenti con un certo tipo di mezzo di trasporto. Come Responsabile Trasporti e Mobilità Lega Marsica, è mia intenzione sfidare le criticità del mio territorio che vivo quotidianamente e forte dell’interessamento diretto a tale tematica della Lega territoriale regionale e del Sen. Salvini_Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sono certa che gli obiettivi prefissati saranno raggiunti.
Tra gli interventi, ricade nel più ampio programma di potenziamento quello della direttrice Roma-Pescara e si colloca lungo la trasversale appenninica tra la regione Abruzzo, la Capitale e la direttrice Adriatica. Il potenziamento è fondamentale per stabilire un efficiente collegamento trasversale appenninico. Il raddoppio della tratta Roma – Pescara risulta tra quelli prioritari per l’attuazione degli interventi riferiti alla “velocizzazione del collegamento ferroviario linea Roma-Pescara” che rappresenta una opportunità per i territori dell’Abruzzo interno di collegarsi con le aree metropolitane di Roma ad ovest e di Chieti-Pescara ad est.
Il Trasporto pubblico locale efficiente rappresenta un asset strategico per lo sviluppo delle città e un fattore di crescita per l’attrattività dei nostri territori Marsicani e del sistema economico tutto.
Una mobilità efficiente è fondamentale per permettere al territorio di funzionare e di svilupparsi, di attrarre persone e investimenti.
Viviamo in una condizione in cui lavoratori e famiglie non possono permettersi di spostarsi in auto giornalmente (vedasi l’autostrada abruzzese “A24” dove il ministro Salvini per lo stato in cui versa si è espresso affinché i pedaggi siano ridotti e non incrementati, impegnandosi a tal proposito personalmente) o stipulare contratti d’affitto impegnativi su città ad alta densità abitativa per alloggi utilizzati dai figli universitari.
Con l’occasione trascrivo numericamente alcuni dati ufficiali noti alla Regione Abruzzo:
Spostamenti per motivi di studio si evidenza che:
• il 27,5% avviene su pullman, corriera o pullman scolastici;
• il 13,3% avviene su tram, metro e bus urbani;
• il 2,6% avviene su ferrovia.
Spostamenti per motivi di lavoro si evidenza che:
• il 2,7% avviene su pullman, corriera o pullman aziendali;
• il 2,8% avviene su tram, metro e bus urbani;
• il 1,9% avviene su ferrovia.
Appare quindi rilevante una importante quota di spostamenti su mezzo privato, sia per studio che per lavoro, che potrebbero costituire – almeno in parte – potenziale domanda di trasporto pubblico locale. Inoltre, oggi le prospettive connesse al crescente ricorso allo smart working e formazione a distanza, nonché una rinnovata domanda turistica, fanno intravedere un ulteriore possibile incremento di domanda di mobilità regionale. Con questo spirito vanno elaborate proposte operative che possano rendere il Trasporto pubblico locale più efficiente, moderno e sostenibile.
Per realizzare le proposte è necessario però fare sistema: solo con un’azione d’insieme e condivisa di tutti gli attori in gioco si può realmente incidere per affrontare i cambiamenti connessi alle nuove sfide che ci attendono, fra cui in primo luogo quella della transizione “green” mediante le azioni rivolte alla sostenibilità dell’economia, per favorire il passaggio da un sistema basato sulle fonti energetiche inquinanti a un modello virtuoso incentrato sulle fonti verdi.
A tal riguardo, misurare l’importanza strategica che l’interporto di Avezzano riveste per il territorio obbliga ogni soggetto coinvolto a fare tutto quanto in suo potere per essere certi che sia stato fatto tutto il possibile e che non si sia persa una buona occasione di sviluppo, senza contare i benefici in tema di efficientamento per la movimentazione delle merci, oggi affidate esclusivamente al trasporto su gomma, che invece finalmente potrebbero aprire le porte da, per e attraverso l’Abruzzo al trasporto su ferro

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