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SULMONA. “Una scena comica”. Così la consigliera comunale, Teresa Nannarone, risponde all’attacco di alcuni giorni fa da parte della maggioranza. “A breve qualche tv produrrà una serie comica ispirata ai consiglieri di maggioranza che interpreteranno loro stessi. Perché nessun attore, nemmeno premio Oscar, riuscirebbe a imitarli nelle allegre condotte.
A questi commedianti che accusano gli altri di essere “teleguidati” dal “candidato sindaco sconfitto”, chiedo:
il 19 gennaio 2024 chi ha votato amministratore unico del Cogesa un uomo che tutto l’Abruzzo sa fare parte della cerchia ristretta dell’entourage del “candidato sindaco sconfitto”, ovvero dell’ex assessore regionale?
Lo ha votato il Sindaco Di Piero d’accordo con tutta la sua maggioranza, o altri?
Perché la Città lo deve sapere.
E d’altronde il Sindaco Di Piero poteva non votare Nicola Sposetti, detto Tonino, con il quale aveva condiviso un percorso nella segreteria dell’ex assessore regionale e che perciò conosceva da anni?
E il giorno dopo il voto, il Sindaco Di Piero incontrava o no il dott. Sposetti nello studio del capogruppo del Pd?
E chi ha accettato che nella maggioranza confluisse Petrella, consigliere eletto nella lista dei “civici”, pur di non ammettere il fallimento? L’assessore Accardo è stato o no rimpiazzato da un ex consigliere comunale dei “civici” e che ha proposto ultimamente e pubblicamente che civici diventino “un caso di studi a livello nazionale”? Quindi i “teleguidati” sono i consiglieri di maggioranza, non altri.
A meno che non se ne siano accorti, ma allora c’è problema serio di altra natura.
Perciò chi degli eletti ha tradito e tradisce tuttora l’elettorato poiché lo reputa credulone, dalla memoria corta e quindi gli racconta frottole, è ben evidente: sono i sette consiglieri di maggioranza più il Sindaco. Personalmente invece non ho avuto modo di scegliere i consiglieri con cui condividere il ruolo di opposizione: erano in quei banchi quando, rifiutando più e più volte incarichi in giunta, e nauseata dalla mancanza di trasparenza della maggioranza, ho preferito la coerenza, il rispetto per la Città e la mia dignità, che a differenza di quella di altri, non è in vendita. Invece i consiglieri comunali di una maggioranza inconcludente e paradossale, proprio dai cosiddetti “civici” hanno scelto di trarre supporto per mettere in piedi i soliti giochi di potere che tanto avevamo insieme avversato e condannato, evidentemente fulminati sulla via del potere!Le poltrone di Palazzo sono più comode del previsto, soprattutto se ci si sta seduti senza svolgere alcuna attività di Consiglio o di Giunta, come le criticità che emergono quotidianamente dimostrano.
La comica maggioranza di Palazzo San Francesco però dovrà rassegnarsi al fatto che denuncerò instancabilmente e costantemente le loro azioni quasi sempre in contrasto con la trasparenza e l’interesse comune.
Si chiama Politica, si chiama Democrazia.

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